ROMA – “Il tempo della propaganda facile รจ finito e da ora parte l’orologio che deve misurare i passi e la qualitร della sfida di chi vuole veramente cambiare il servizio pubblico radiotelevisivo. Ci auguriamo ora che tutti quelli che hanno polemizzato con l’Usigrai e con il sindacato dei giornalisti vogliano moltiplicare gli sforzi non solo per approvare la riforma della Rai ma anche per affrontare e risolvere le questioni di interesse europeo su cui l’Italia รจ chiamata a deliberare, come su antitrust e conflitti di interesse, mai citate in queste giornate di polemiche strumentali”. Questa la nota congiunta del segretario della Federazione nazionale della stampa, Franco Siddi, e il segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani.
“La presa d’atto da parte del governo e di ampie aree del Parlamento che non si puรฒ parlare solo di tagli meramente ragionieristici alla Rai, ma che va subito impostato un progetto di riforma e riordino organizzativo e produttivo, รจ una novitร che coglie in pieno le istanze di tutto il sindacato dei giornalisti”, dicono Fnsi e Usigrai, rivendicando di non aver “mai smesso – neppure di fronte alle provocazioni piรน aspre e ingiustificate – di esigere l’apertura della discussione di merito: in primo luogo sul rinnovo della concessione del servizio pubblico radiotelevisivo e sulla lotta all’evasione del canone, insieme con la messa in campo di una vera progettualitร editoriale avanzata. Il Senato ha modificato il decreto del Governo, tenendo conto anche di queste osservazioni per la parte relativa ad una diffusa e radicale presenza della Rai su tutto il territorio nazionale. E’ una prima indicazione di missione che deve entrare in un progetto piรน vasto, peraltro, richiesto dall’EBU (Associazione dei Servizi Pubblici Europei), che ricorda il dovere di mettere in stretta relazione qualsiasi intervento sulle risorse con gli obblighi e, appunto, la missione del servizio stesso”.
“E’ di tutta evidenza,quindi, che la stessa questione dei tagli di 150 milioni di euro (al di lร degli aspetti di legittimitร ) non puรฒ essere considerata archiviata fino a quando non sarร completata la discussione per il processo di riforma dell’azienda e non sarร definito un nuovo quadro di sistema ad elevato standard europeo in tema di conflitti di interesse, antitrust, e mercati pubblicitari. Fnsi e Usigrai – concludono Siddi e Di Trapani – continueranno il lavoro su questi punti con chiarezza e determinazione perchรฉ queste sono le cose che contano davvero, avendo ben chiaro che lo sciopero รจ uno strumento, non il fine dell’attivitร sindacale e sociale”.
