ROMA – Nessun punto di equilibrio: il segretario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, critica il disegno di legge sulla diffamazione a mezzo stampa uscita dalla Commissione Giustizia al Senato.
”I passi avanti fatti con l’eliminazione della norma anti-Gabanelli non sono sufficienti ad affermare che sia stato raggiunto un giusto punto di equilibrio. La libertà di stampa non si misura in base alle attenzioni prestate a diverse espressioni del giornalismo. Non ci sono opposti estremismi da bilanciare. La giusta eliminazione del carcere tra i reati di stampa non può essere accompagnata da misure vessatorie orientate a scoraggiare l’informazione scomoda per i poteri, introducendo forme improprie di controllo diretto e indiretto sulla stampa da parte di chi dai mezzi di informazione deve essere controllato per darne conto all’opinione pubblica”.
”La svalutazione dell’istituto della rettifica che doveva essere il vero punto innovativo di una legge volta a ristorare il danno di un’informazione errata o anche di un orrore di stampa dimostra che sta prevalendo una linea politica vendicativa su giornali e giornalisti. L’assenza del criterio dell’improcedibilità in caso di rettifica e l’aumento delle multe fino a 100 mila euro in contemporanea con il mantenimento delle cause civili milionarie hanno il sapore della vera minaccia preventiva e repressiva nei confronti della libera stampa”.
Il sindacato dei giornalisti ha indetto una manifestazione per il 23 ottobre per protestare contro il disegno di legge.
