Spettacolo in Texas. Primo Verstappen (e sono otto!), secondo Hamilton. Davanti ad un pubblico record: 140 mila per la gara domenicale, 400 mila nel weekend. E la solita, corposa e rumorosa, rappresentanza orange che segue ovunque il suo Tulipano d’oro che ha centrato l’ottava doppietta – pole e vittoria – in Formula 1, di cui sei in questa stagione.
Formula 1, spettacolo in Texas: l’America è di Max Verstappen
L’America è di Max Verstappen che in volata si è preso la vittoria ed ha allungato il vantaggio sul Re Nero di dodici lunghezze. Consapevole che la sua Red Bull ha qualcosa in più della Mercedes. Di più: l’olandese ha una lucidità adamantina che gli consente persino di dirigere a 300 all’ora la strategia del team. Un fenomeno. Il titolo iridato è sempre più vicino. Ma può ancora succedere di tutto.
Mancano solo 5 corse alla conclusione del campionato: tre in novembre ( Messico, Brasile, Qatar ) e due in dicembre ( Arabia Saudita e Abu Dhabi ). Il 12 dicembre è tutto finito.
Red Bull e Mercedes dominano la scena, alimentano reciproche provocazioni, producono mediatiche scintille (il dito medio di Verstappen verso Hamilton). Il finale è dunque tortuoso. I due mattatori finora si sono spartiti 13 Gran Premi su un totale di 17. Non c’è trippa per gli altri. Il titolo di campione del mondo è affar loro. Sono entrambi in gran spolvero, non mollano, sono aggressivi ma con il dovuto calcolo.
Il Re Nero non vuole abdicare. Da cineteca la sua partenza del Gp Usa. Un capolavoro. Uno 0-200 all’ora in 4”77. Una fucilata. La Red Bull ha dovuto arginarlo con due punte (Hamilton e il paziente Perez) mentre Hamilton ha scontato la giornata insipida del compagno di scuderia Bottas che solo nel finale ha avuto due guizzi ( su Norris e Sainz ) finendo sesto; ma confermando il terzo posto in classifica generale davanti a Perez.
La buona posizione della Ferrari
E le Ferrari? Leclerc ha fatto una corsa impeccabile ma i limiti della Rossa SF21 non gli consentono di puntare al podio. Al momento deve accontentarsi di rosicchiare punti alla McLaren per la classifica costruttori. Ora il team inglese è terzo con 254 punti, la scuderia di Maranello è quarta con 250,5. Il Cavallino può farcela. Bene anche Carlos Sainz partito con il le gomme soffici, il che ha pesantemente condizionato la sua prova ( ha concluso settimo). Comunque da Austin torna una Rossa Speranza. La Ferrari c’è.
Il 7 novembre il prossimo Gp
Si correrà in Messico il 7 novembre. Nel circuito realizzato in un parco alla periferia di Città del Messico . Qui la Ferrari ha vinto due volte: nel 1970 con Jacky Icks e con Alain Prost vent’anni dopo.