Tony Iomni, storico chitarrista dei Black Sabbath, rischia di dover smettere di suonare. Dopo essere sopravvissuto a decenni di eccessi con la sua band, quello che gli impedisce di tornare sul palco è un problema alle articolazioni della mano.
Lo ha raccontato lui stesso durante un’intervista a un programma radiofonico britannico su Radio2 della Bbc, durante la quale Iommi ha detto che si sta sottoponendo a una cura di cellule staminali per salvare la mano-leggenda dell’hard rock.
«Si è consumata la cartilagine tra le articolazioni – ha detto Iommi alla radio – e quindi urtavano tra di loro, osso su osso. Cominciava a diventare doloroso» Dopo aver preso anti-infiammatori e indossato una protezione per evitare di peggiorare lo stato della mano, ha saputo del trattamento di cellule staminali che dovrebbe aiutare la cartilagine a ricostruirsi. «È l’ultima speranza – ha aggiunto Iommi – vediamo se funziona».
«Gli stiramenti continui – dice al Times Peter Buckle del centro Robens per l’ergonomia dell’università del Surrey – dipendono dal lavoro continuo dei musicisti e i ritmi troppo veloci». Non sono più la droga e la vita eccessiva quindi a minare la carriera dei musicisti ma acciacchi ‘professionalì che, dicono gli esperti, se non curati presto possono portare a danni gravi.