Se su ascolti e spot in calo al Tg1 dice che è tutta colpa dei dati Pd, il direttore Augusto Minzolini difende la sua libertà di fare informazione. Lui, che dice, “è meno libero di Santoro”.”Sono meno libero di Michele Santoro, eppure il martire è lui”. Così sul numero di ‘Chi’ in edicola domani, commenta la diffida dell’Agcom al suo Tg1 per il forte squilibrio a favore della maggioranza.
”Se fossi veramente il paladino del governo, sarei già cavaliere del lavoro. Non accetto il doppiopesismo. Santoro più che informazione fa spettacolo, può dire ciò che vuole mentre io non dovrei parlare nel mio Tg. Non insulto nessuno, nei miei editoriali anticipo i dibattiti, e devo concedere il giusto spazio a tutte le opinioni, altrimenti vengo ripreso”. ”Da mesi vengo attaccato per i miei editoriali in video quando li faceva Riotta, prima di me, non se ne accorgeva nessuno. Li ho fatti io ed e’ stato il ‘boom’: se non ci fossi dovrebbero inventarmi!”.
Del Tg di Mentana, che dovrebbe togliere pubblico al Tg1, il direttore dice che ”La7 e Raitre si scambiano gli spettatori, Enrico fa un talk show sulle notizie del Tg3, si rivolge a un’elite”. Infine una frecciata a Maria Luisa Busi, che Minzolini sollevo’ insieme con Tiziana Ferrario dalla conduzione del Tg1 fra mille polemiche. ”Ho visto i dati d’ascolto, lasciamo perdere”, afferma il direttore del Tg1, riferendosi ai risultati delle prime due puntate di ‘Articolotre’, il programma di servizio condotto dalla giornalista, in onda su Raitre.
Poi ancora nel corso del convegno ‘In difesa della libertà di stampa: due pesi e due misure’: ”La differenza tra me e Santoro e che lui non accetta un punto di vista differente. E questo è un elemento pericoloso. Già nel ’94 e nel ’96 il clima che si creò fu preceduto da quello che succedeva in certe trasmissioni. Non si può rimanere inermi di fronte a questa atmosfera. Io ad esempio ho avuto problemi per il mio ultimo editoriale, che di per sé era del tutto banale”.
