PADOVA โ A forza di parlar di fucili qualcuno alla fine gli ha dato retta, anche se ha preferito un calibro piรน discreto come il 7.65. Eโ questa la storia di Luciano Franceschi. Una storia in apparenza “normalmente” tragica, si limitasse ai soli problemi economici di un imprenditore e ai suoi difficili rapporti con le banche. Ma in questa di storia cโรจ di piรน: cโรจ lโindipendentismo veneto o comunque del Nord da Franceschi professato, e soprattutto ci sono i due proiettili da Franceschi sparati nella pancia del direttore di banca con cui stava ridiscutendo il fido. A parlar di armi e secessione, ad additare le banche come uniche e sole responsabili della crisi e come le affamatrici del popolo non sempre, ma a volte, si rischia di vedere lโodio citato in colpi sparati.
Cinquantatrenne commerciante, ma soprattutto โvedovo, cristiano e indipendentista venetoโ come si autoproclama su facebook, รจ questo lโidentikit di Luciano Franceschi. Il folle che ieri (11 febbraio) ha sparato due colpi nella pancia del direttore della sua banca. Sua nel senso della filiale con cui intratteneva rapporti e che, cosa piรน importante, gli aveva concesso un grosso fido e con cui aveva, di conseguenza, un altrettanto e forse piรน grosso debito. Un gesto piรน che premeditato, tanto che era stato in qualche modo annunciato sul social network. Aveva postato, Franceschi, domenica sera un nuovo stato: โEโ ora!!! Armatevi (e non solo di buona volontร e sacrificio) e seguitemi!!!! E siate spietati!!!! Forse moriremo o forse diventeremo uomini liberi. Comunque vada, almeno non rimpiangeremo ogni giorno ogni notte questo giorno fino al letto di morte di non averci provato. W San Marcoโ.
Sproloquio folle di un altrettanto folle uomo. Di un uomo che โrubaโ parole e concetti al Braveheart di gibsoniana memoria per giustificare e ammantare di significato quella che in realtร รจ piรน una rapina che un atto di ribellione. Aveva chiesto, lโindipendentista, un fido di 300 mila euro alla sua banca. Fido concesso in quanto commerciante e, per chi non lo sapesse, non รจ inusuale che questa categoria di lavoratori abbia presso le banche grossi scoperti, necessari a far fronte alla spese in attesa dei pagamenti. Ma fido significa debito, significa che se la banca concede 300 mila euro di scoperto, prima o poi li rivuole e quello scoperto va coperto. Forse a causa della crisi Franceschi voleva rinegoziare le condizioni di quel prestito, anche se i suoi compaesani dicono che non sembrava particolarmente in difficoltร .
Come che sia Franceschi รจ andato presso la sede del Credito Cooperativo di Campodarsego, evidentemente non solo per rinegoziare visto il post di facebook e vista la pistola in tasca. Eโ andato e a chiesto di parlare con il direttore. Raccontano le cronache che non era la prima volta, e che lโodio di Franceschi per le banche โera ormai ingestibileโ. Eโ salito cosรฌ al secondo piano, nellโufficio del direttore e, in poco tempo, il volume della conversazione รจ uscito dai toni civili. Cosa chiedesse Franceschi, e cosa il direttore gli ha risposto, le cronache non lo raccontano. Ma lโesito della conversazione sono stati due colpi sparati a bruciapelo. Per uccidere. Il direttore, dicono i medici, รจ grave ma stabile. Cosรฌ lโaccusa con cui Franceschi รจ stato fermato, senza opporre resistenza ma senza fornire spiegazioni per il suo gesto, รจ di tentato omicidio.
Da bravo indipendentista veneto Franceschi era, come racconta il Corriere della Sera, sempre in prima fila nelle manifestazioni contro Equitalia, assolutamente deciso a non riconoscere lโautoritร dello Stato Italiano e fan dei Serenissimi che assaltarono il campanile di San Marco nel 1997. Amante dei soldi, quando sono i suoi, e acerrimo nemico di questi quando diventano capitale in mano alle banche. Propugnatore dellโammazziamo le banche, fino a reificare la protesta in pistola. Un identikit non particolarmente raro, anzi abbastanza diffuso specie in certe provincie del Nord, eccezion fatta per gli spari finali.
Pistola 7.65 che, regolarmente detenuta, non sarร forse uno dei milioni di fucili da Bossi evocati per difendere il Nord. Fucili e armi pronte ad esser prese e piรน volte sbandierate dallโex leader della Lega, e soprattutto tanto amate dalla retorica nordista che dal partito di Maroni gronda ma che non solo da lรฌ nasce. A seminar vento si raccoglie tempesta, soprattutto se chi ascolta non brilla per intelligenza e raziocinio.