ROMA – Non รจ la prima volta che il diavolo si traveste da “corvo” per seminare zizzania nella Chiesa. Accade dai tempi del Messia, come ha scritto domenica 26 maggio sul “Corriere” il cardinale Martini. Forse perรฒ รจ la prima volta che la Chiesa non ce la fa da sola a metterci una “pezza”, lontano da occhi e da orecchi indiscreti.
La rete dell’informazione รจ oggi รจ senza frontiere, non basta piรน la tradizionale censura nรฉ l’allusione all’Inquisizione per fermare il Maligno. E questo dice che, forse, per la prima volta il Vaticano denuncia la sua debolezza nel confronto con il mondo moderno. Forse, nell’era globale, il mondo ha superato la Chiesa di Roma nella velocitร di cambiamento, e le gerarchie per la prima volta fanno fatica a tenere il passo. Basti pensare al caso Boffo e al colpo che un uomo solo, un giornalista spregiudicato del calibro di Feltri, รจ riuscito ad assestare agli eredi del Sacro romano impero.
Sรฌ, certo, Feltri non ha agito da solo: anzi รจ stato imbeccato da uomini interni al sacro sistema. Cosรฌ come oggi il maggiordomo sospettato, questo Paolo Gabriele, รจ forse soltanto il terminale di un gruppo di lotta, all’interno delle sacre mura. Ma, nell’un caso e nell’altro, a mancare clamorosamente, per azioni ed omissioni, รจ stato il gruppo di comando che ha il dovere di proteggere la Chiesa e il Papa.
Allora forse il problema รจ un altro: le classi dirigenti del Vaticano sono in ribasso come lo sono tutte quelle dell’Europa cristiana. Chi oggi ha passato i sessant’anni, credente o miscredente che sia, non puรฒ non ricordare che la forza della Chiesa nel secondo dopoguerra รจ stata la sua classe dirigente, i suoi intellettuali, piรน o meno assistiti dallo Spirito santo. Quanche nome: Montini, Siri, Casaroli, Benelli, Pellegrino, Martini, Pappalardo, Ballestrero.
Beh, oggi – con tutto il rispetto – non si trova gente di questa caratura sfogliando l’annuario delle eminenze. Oggi il governo della Chiesa รจ in mano a Bertone che – con tutto il rispetto – viene dall’oratorio salesiano, dove si giova a calcetto e a biliardino. Pur con la venerazione che si deve a Giovanni Bosco e alla sua opera per i giovani, va detto che i gesuiti, i domenicani, i francescani e i benedettini erano un’altra storia.
Forse, allora, se i corvi hanno sostituito le colombe anche nei sacri palazzi, e non sono corvi eccelsi, la malattia della Chiesa รจ piรน profonda di quanto possa apparire. Declina l’Europa, declina anche la Chiesa che dell’Europa รจ stata architrave. Non c’รจ da meravigliarsi, probabilmente. E, paradossalmente, declina su normali faccende umane (scandaletti e danari dello Ior) non su faccende teologiche. Non sono i Vito Mancuso il pericolo, con i loro tentativi aborracciati di eresie simil-protestanti; nรฉ il laicismo scientifico ed esasperato degli Odifreddi. Il pericolo viene da uomini non all’altezza del loro compito, nonostante il professor Ratzinger ci provi ogni giorno, a predicare una teologia ragionata. La questione non รจ divina, รจ molto ma molto umana.
