Chiarisce anche che la penitenza che potrebbe lavare quel peccato e riammettere ai sacramenti i divorziati può essere qualcosa che viene deciso dal vescovo e non sarà semplicemente la recita di qualche preghiera, ma magari l’impegno a leggere ogni sera per i coniugi un pezzo delle sacre scritture.
La strada per arrivare a questo è stata lunga, gli studi approfonditi, un libro dopo l’altro, un cammino difficile dentro alla Chiesa, l’approdo in questa splendida Abbazia nel cuore di Trastevere mica tanto facile, l’incarico formale di rettore arrivato vincendo qualche resistenza molto altolocata a questo sacerdote schivo, a lungo considerato un dissidente, ma mai rassegnato a non andare avanti nel suo ministero più aperto. “Ora chiedo solo che si discuta, che il grande dibattito non si spenga, che i mass media se ne occupino – chiude Cereti dietro la sua scrivania – lo chiede il cardinale Jasper e non solo lui.”
In realtà lo chiede anche il Papa, sulle cui idee le intrerpretazioni giustamente si contrappongono. Il cardinale Angelo Scola, suo concorrente al sommo soglio due anni fa, oggi arcivescovo di Milano, saggio tradizionalista dichiara in una forte intervista al Tg1 dei giorni scorsi che “sono sicuro che il Papa non cambierà”.
Ma il papa quasi gli risponde con quella intervista a Elisabetta Piquè sulla Nacion, di una semplicità e chiarezza disarmante. Intanto i dati della Chiesa Cattolica, sfornati proprio nei giorni scorsi, denunciano proprio in Italia il crollo verticale dei matrimoni religiosi e fanno scrivere a Roberto Volpi su Il Foglio che la crisi della famiglia sta portando alla distruzione del matrimonio in Chiesa.
Nel 1963 i matrimoni con rito religioso celebrati in Italia erano 414 mila il 98 per cento della perceentuale assluta. Nel 2013 sono stati 111 mila, il 55 per cento. Ci sarà la crisi economica, lo spappolamento dei valori nella società moderna, ma c’è anche una Chiesa che non si adegua.
Il fulcro del problema è la famiglia, che stenta a trovare anche una nuova definizione. Non sono caduti anche i matrimoni religiosi, ma anche quelli civili: nove per cento negli ultimi cinque anni in Italia. La Chiesa di Francesco combatte grandi e piccole battaglie per resistere, ma lo scontro è durissimo. Cereti lo sa, ma continua, sorridendo, la sua crociata.
