Si รจ sempre raccontato che Garrone fosse stato in qualche modo costretto a rilevare la Sampdoria, per cui aveva garantito in tempi difficili, di cui era stato lo sponsor con la sua Erg.
Ma poi quell’acquisto un po’ obtorto collo era diventato una vera passione, a cui erano seguiti anche buoni risultati calcistici e il matrimonio Samp-Garrone era diventato quasi indissolubile in una cittร nella quale la squadra storica della cittร , il Genoa, aveva ballato con tanti propietari diversi, anche un po’ inquietanti, come il mestrino Luigi Dalla Costa dei profumi Laguna, fino a cadere nelle braccia del joker Enrico Preziosi della omonima azienda di giocattoli, un avellinese-brianzolo, che proprio in questi giorni sta trattando la vendita della societร o di un suo pacchetto azionario con un gruppo cinese.
Tutti aspettavano l’arrivo dei cinesi nel calcio genovese sul fronte rossoblรน e invece la catapulta delle sorprese lancia sotto la Lanterna questo personaggio inedito, il Massimo Ferrero, che sbarca con poche notizie certe sulla consistenza del suo patrimonio, con un sopranome che piรน romanesco di cosรฌ si muore, โEr viperettaโ e questo pacchetto di film prodotti o fatti girare, nel quale spiccano le truculenze del truculento Tinto Brass.
In realtร nel curriculum spulciato in fretta dell’acquirente, c’รจ anche una disavventura come socio della compagnia aerea Livingston, fallita e che รจ costata per il neo sampdoriano una condannata patteggiata a un anno e quattro mesi per bancarotta fraudolenta.
Ma nel contropiede dell’annuncio con la stampa convocata all’improvviso in sede di tutto questo non si parla.
Garrone appare come liberato da un peso: le famiglie Garrone e Mondini valutavano da tempo il rischio Samp e a stragrande maggioranza premevano perchรจ ci si liberasse della societร che nelle difficoltร del calcio, tartassato dalla crisi, era diventata una croce e un handicap anche per la soliditร del patrimonio famigliare e della Erg, rinforzato dalle recenti operazioni di cessione alla Lukoil russa.
E Ferrero โer Viperettaโ ci sguazza nel ruolo della sorpresa delle sorprese: annuncia che non ha nessuna intenzione di toccare nulla dell’assetto Samp a incominciare dall’allenatore serbo Mihailovic, di cui si professa un grande fan, nรฉ della dirigenza, spiega che farร di tutto per realizzare il sogno sampdoriano, che รจ di far tornare a Genova Antonio Cassano, cacciato dopo una grande lite con Garrone senior, ma poi riappacificatosi con i suoi vecchi colori e sfodera lo slogan di ogni nuovo presidente: โSono venuto per vincere.โ
Ma al di lร degli show, delle sorprese e anche della soddisfazione di avere mantenuto il segreto fino in fondo, come non succede mai, lo choc dell’operazione scuote tutta la cittร . Non c’รจ solo un passaggio di proprietร di una delle squadre di calcio della serie A, il secondo in pochi giorni dopo quello del Cagliari, ma c’รจ l’uscita di scena pubblica della famiglia Garrone, un simbolo cittadino al di lร dei colori, del tifo e del ruolo pubblico.
Nello svuotamento della cittร , che sta perdendo molti dei suoi connotati economici, soprattutto industriali, in una discesa vertiginosa, nella tenaglia di una crisi che ha richiamato tutte le istituzioni davanti al cardinale arcivescovo Angelo Bagnasco โa rendere contoโ, l’addio dei Garrone alla Samp e al loro impegno, รจ un segnale forte. Si potrebbe dire che รจ come una sirena che marca una ritirata ulteriore.
Non รจ solo questione di tifo, che quello anzi subisce uno scossone potente per il rimescolamento di carte, con i tifosi genoani giร scatenati su siti e blog a scherzare sui film e sulle imprese di โEr viperettaโ, ma รจ questione di clima globale della cittร . Chiudono le industrie, si incarcerano i leader bancari come Attilio Berneschi, l’ex presidente della ex potente banca Carige, nel Genoa forse sbarcano i cinesi e la Samp se la prende un cinematografaro di Cinecittร . Che tempi, maniman vendono anche la Lanterna, mugugnano i genovesi.
