La necessità di tutelare il patrimonio, la paura dei processi, il terrore che i boiardi possano tradirlo lo sta spingendo nel vicolo cieco della impotenza politica Un politico, neanche di primo livello, della prima repbblica avrebbe passato la mano, indicato il delfino, ed avrebbe così costretto i riottosi alleati a sdersi al tavolo e a trattare e probabilmente a votare una nuova e più vasta colazione.
Berlusconi, nel bene e nel male, non è un politico classico, non vuole e non può rinunciare al potere, ha bisogno della immunità, di una sorta di salvacondotto permanente., ma proprio questo lo rende oggi vulnerabile, incapace di sparigliare e di mettere nell’angolo i suoi interlocutori.
Le oltre 80 firme di parlamentari che hanno sottoscritto la mozione comune siglata da Fini, Casini, Rutelli, Lombardo sono solo la certificazione della disgregazione ormai consumata. Le sorprese non mancheranno, i colpi di scena e le tensioni pure, ma il conto alla rovescia è già cominciato,e tra breve anche gli asini proveranno a tirargli un calcio, non sarà uno spettacolo gradevole, ma sarà bene ricordare che molti somari altrettanti sciacall e non poche iene sono staei da lui selezionaei e ampiamente utilizzate. Purtroppo per lui aveva ragione la signora Veronica quando scriveva, nel giorno dell’addio: ” Gli ho voluto bene, ma quest’uomo è ammalato e avrebbe bisogno di cure, invece molti di quelli che gli stanno vicino lo eccitano”. La signora fu bastonata dai mazzieri di Arcore, tra breve i legionari riserveranno analogo trattamento al marito.