ROMA – “Al rogo, al rogo”, questo il grido che si รจ alzato da Casal di Principe, feudo di alcune delle piรน sanguinarie famiglie della camorra.ย Chi lo ha lanciato? I giovani che invocano legalitร e giustizia? I poliziotti e i magistrati impegnato in una lotta senza quartiere contro la criminalitร ?ย Neanche per idea! Chi davvero invoca legalitร e giustizia non invoca mai roghi, anzi prova orrore per metodi e parole che possano ricordare le poco sante inquisizioni e i falรฒ delle camice brune.
Il rogo, per ora solo simbolico, รจ stato invece chiesto dai legali della famiglia Cosentino nei confronti del libro “Il casalese”, pubblicato dalla casa editrice “Centoautori” e scritto da un gruppo di giovani e coraggiosi cronisti.ย Il diritto a difendersi da eventuali diffamazioni vale per chiunque, il ruolo della difesa non puรฒ essere messo in discussione.
Saranno i giudici di Napoli a decidere se e come assolvere o condannare.ย Quello che non appare piรน tollerabile รจ invece l’uso “temerario ed oggettivamente intimidatorio” che ormai viene fatto delle denunce per diffamazione.ย Quando si arriva a chiedere, come in questo caso, il sequestro con eventuale soppressione del libro, si รจ giunti davvero al limite, il passo successivo rischia di essere davvero il rogo del libro messo all’indice.
Come se non bastasse i Cosentino hanno chiesto un risarcimento di 1 milione e 200 mila euro a tutela della loro onorabilitร .ย Sarebbe interessante comprendere quali siano i parametri della loro onorabilitร privata e quali parametri dovrebbero invece utilizzare lo Stato e le istituzioni per chiedere un risarcimento a tutela della ” Pubblica Onorabilitร ” umiliata ed offesa.
Non sappiamo come finirร il processo, nel frattempo altri giornalisti, altri editori, altri autori sono stati cosรฎ messi in guardia ed “invitati” a stare alla larga da Casale e dalle sue famiglie piรน potenti.ย In questa vicenda c’รจ infine un’ulteriore dettaglio che esplicita uno stile,un modo di essere: i legali dei Cosentino hanno recapitato alle associazioni che hanno
promosso la presentazione del libro una sorta di diffida, un invito a non rendersi partecipi di eventuali reati, insomma una richiesta di autobavaglio.ย Ai giudici spetterร la sentenza, a tutti noi spetta invece il compito di respingere questi modi e questi toni, di respingere l’idea dei sequestri e dei roghi, e di manifestare una solidarietร attiva a questi giornalisti,alcuni dei quali da sempre impegnati contro mafie e camorre, e per questo piรน volte minacciati e fatti oggetto di intimidazioni gravi e ripetute.
Per queste ragioni presenteremo anche una proposta di legge per chiedere che gli autori delle cosiddette ” Querele temerarie”, quelle dove si chiedono risarcimenti miliardari, siano costretti, se sconfitti in tribunale, a risarcire i cronisti o gli editori ” Molestati e intimiditi”.
Dal momento che vorrebbero sequestrarlo e magari anche bruciarlo, non mancheremo di acquistare e leggere ” Il Casalese”.ย Vogliono denunciarci anche per questo?
