ROMA – Alle venti della sera ogni tanto al Tg del La7 se ne sentono…”di ogni”, come direbbe la Minetti. Era giovedì sera e si è sentita la notizia: “Ai terremoti i 160 miliardi del taglio dei soldi del finanziamento dei partiti…”. Milioni, milioni…Mentana. Milioni e non miliardi. Sono passati più di dieci anni dall’introduzione dell’euro e nelle redazioni si fa ancora fatica a realizzare la differenza tra un milione e un miliardo di euro. Come se non ci si riuscisse a rendere conto della grandezza, come anziani alla cassa del supermarket in difficoltà a calibrare l’esatta capacità di spesa della moneta che hanno in mano. Non è un laspsus, è troppo frequente per esserlo. E’ che non è automatico nella testa dei giornalisti che con 160 miliardi l’Emilia terremotata la rifai tutta nuova. Dunque milioni e non miliardi, altrimenti sarebbe stata breaking news…Miliardi non l’ha detto Mentana, però una correzione con un sorriso?
Con l’occasione dal Tg si apprendeva e con correttezza si misurava come il dimezzamento dei soldi ai partiti, sei mesi fa capace di stupire il paese e di fargli dire per una volta bene dei partiti, sei mesi dopo appare una pezza rattoppata a mascherare il rinnovo dell’intollerabile finanziamento ai partiti. Sbagliavano miliardi con milioni però per sentire una considerazione sensata solo sul Tg di Mentana puoi andare. Gli altri hanno smesso di fare comizi e sceneggiate, il Tg4 senza Emilio Fede è niente meno che un telegiornale e il tg1 senza Minzolini è un agile bollettino ufficiale delle previsioni del tempo. Però se vuoi trovare qualcosa da capire in un Tg altro che quello di La7 non c’é: bravissima la giornalista che nello stesso tg dei miliardi intervistava, intervistava davvero per strada e con poche battute Luigi Lusi. “I soldi che ha dato ad esponenti del suo vecchio partito sono che lei sappia stati usati per attività politiche o fini personali, lei che cosa pagava?”. “Lei ha sua moglie ai domiciliari, i beni sotto sequestro, è a un passo dal carcere, la sua strategia del negare l’impossibile e coinvolgere il più possibile le pare quella giusta? “. Domande precise fatte con cognizione di causa, veloce e cadenzato eloquio, una giornalista che sa di cosa parla e sa parlare. Praticamente lei stessa uno “scoop”.