
Roma – C’รจ una logica, ci sono motivi e storie dietro l’allergia al lavoro che ha colpito la notte di Capodanno i vigili urbani della Capitale e gli autisti del metrรฒ cittadino. I vigili si sono dati malati all’83,5 per cento, gli autisti si sono presentati al lavoro sette su 24, piรน o meno il 70% di assenteismo. Ma non รจ che volessero “fare Capodanno”, non hanno disertato il lavoro per andare a ballare o brindare. E’ stata una forma di “lotta”, sono in “lotta” infatti i vigili, gli autisti del metro e tutti i circa 26 mila dipendenti, diretti o indiretti, del Comune di Roma.
I vigli urbani sono da settimane e mesi in lotta contro la “rotazione”. E che sarร mai, un obbligo a girare in tondo nelle piazze, una nuova mossa per dirigere il traffico, un capriccio del sindaco che li vuole danzanti come dervisci ruotanti? No, la “rotazione” per i vigili urbani di Roma รจ una misura di ordine e decoro pubblici. Si tratta, si tratterebbe di staccare, separare i nuclei di vigili urbani dal quartiere che da anni e anni percorrono, controllano. Staccarli dalla loro area urbana competenza e dal loro territorio e farli appunto “ruotare” in altro quartiere, area e territorio.
E perchรฉ mai questa quadriglia? Perchรฉ staccarsi e ruotare vuol dire anche e soprattutto staccarsi dai negozi, dai cantieri, dagli uffici che i vigili urbani di zona da anni controllano, ispezionano, autorizzano…E’ successo una, dieci, cento, mille volte di apprendere da indagini e processi e denunce che vigili urbani, non tutti ma non pochi, dai soliti e conosciuti e praticati negozi e cantieri prendevano mazzette per autorizzare e/o lasciar fare dai soliti uffici.
Come si puรฒ fare a spezzare la catena di soldi neri che lega esercenti, imprenditori e vigili urbani. Facendoli ruotare, spezzando il rapporto di consuetudine e la conseguente certezza del buon esito sia della richiesta di mazzette sia del loro pagamento. I vigili urbani di Roma si sentono offesi, hanno manifestato all’insegna del “Noi abbiamo le mani pulite”. Probabile, anzi certo per molti di loro. Falso, documentato falso per non pochi di loro. E comunque chi ha le mani pulite non avrร difficoltร , non dovrebbe averle, nel cambiare di tanto in tanto la zona di lavoro. O anche il giro di zona รจ “diritto acquisito”, “conquista del lavoratore”? L’allergia di Capodanno al lavoro dei vigili urbani di Roma รจ dunque “lotta contro la rotazione”. E quindi a pensar male si fa peccato ma spesso, molto spesso ci si indovina.
E gli autisti del metrรฒ, e gli impiegati comunali e dei municipi e degli uffici e delle scuole dipendenti dal Comune perchรฉ sono in “lotta”, perchรฉ si danno malati e annunciano replica dello sciopero giร effettuato mesi fa, perchรฉ proclamano battaglia e guerriglia da qui all’otto gennaio e anche dopo? La lotta รจ per il “salario accessorio”. Nelle buste paga dei dipendenti comunali e delle aziende che fanno capo al Comune di Roma c’รจ questa voce, “salario accessorio”. Poca roba, due, trecento euro in media, che vanno a irrobustire salari da 1.500 mensile sempre in media.
Il “salario accessorio” perรฒ non รจ come il suo nome comanderebbe, appunto “accessorio”. E’ invece fisso, stabile e soprattutto sganciato, indipendente da ogni motivazione, motivo, lavoro appunto “accessori”. Il che vorrebbe dire: 1.200 al mese per il lavoro normale, 300 per il lavoro, la prestazione “accessoria”, insomma in piรน e non fissa e uguale per tutti, sempre e a prescindere. A Roma invece il salario accessorio รจ appunto poco ma sempre e a prescindere.
Tempo fa chi lo paga il salario ai pubblici dipendenti, cioรจ il Tesoro, si รจ accorto che a Roma andava cosรฌ e ha detto di smetterla, di mettersi in regola: salario accessorio pagato in cambio di lavoro accessorio. I comunali romani sono insorti e il Comune tra mille prudenze e cedimenti ha infine proposto: nessuno perderร un euro, salario accessorio rimane fisso ma diamo all’utenza qualche prestazione accessoria, magari piรน vigili urbani per strada, uffici comunali e scuole aperti con orario piรน lungo e accessibile…
Contro questa prospettiva รจ in corso la “lotta” con i sindacati di destra e sinistra e centro e autonomi tutti uniti nella lotta. In fondo vanno capiti i 26 mila e passa stipendiati a vario titolo dal Comune di Roma: da decenni vedono che i soldi si stampano e arrivano “a prescindere”. I miliardi per ripianare i deficit regionali e comunali, i milioni a decine e centinaia per i gruppi consiliari e per i vitalizi dei consiglieri, i milioni a cinquine per le consulenze inutili, i milioni a dozzine per gli appalti che fanno danno…
Da decenni vedono che politica, far politica e anche fare sindacato รจ solo e soltanto portate soldi, bianchissimi e regolari soldi pubblici, a casa. Vince, รจ piรน bravo chi รจ piรน lesto e piรน deciso. Da decenni vedono che va cosรฌ, perchรฉ mai dovrebbero pensare che i soldi sono legati al lavoro svolto visto che da decenni questo รจ un criterio inesistente nella Pubblica Amministrazione dove i premi di risultato vengono dati al 98% dei dirigenti e i premi di produzione vengono spartiti e divisi tra tutti in parti uguali come si fa tra camerieri con le mance al bar o al ristorante?
E infatti non lo pensano, “lottano” invece e, se gli gira, si fanno venire l’allergia al lavoro come efficace “forma di lotta”. Non sono fannulloni, creature del denaro pubblico e delle autonomie locali, sono lavoratori in lotta con alle spalle storie di soldi, bianchi e neri.
