
Raccontano e c’รจ molto di vero che l’avversione degli americani per il bidet poggi all’origine su una sorta di istanza puritana. La storia, la storia vera che รจ fatta anche di piccole cose, racconta che gli americani, le truppe usa, conobbero il bidet in Europa durante la seconda guerra mondiale. E dove lo conobbero il bidet i g-men in Europa? Non in caserma e neanche sotto le tende. Lo conobbero nelle case di tolleranza, lo conobbero frequentando le prostitute francesi soprattutto ed europee in genere. Quindi molti americani fecero un due piรน due puritano assai il cui risultato fu: bidet uguale prostituzione. Quindi mettersi un bidet in casa in America non era una comoditร , un supplemento di igiene, era un marchio. Un marchio di malcostume, un marchio di peccato.
Il puritanesimo, uno dei caratteri fondanti dell’identitร americana, fece velo e schermo alla domanda a cosa servisse davvero il bidet in bagno. Il puritanesimo decretรฒ che serviva per le abluzioni del peccato. Quindi niente bidet in casa.
Questa periferica ma significativa pagina della storia del costume e della cultura viene in mente pensando, pensate un po’, a Susanna Camusso leader e anima della Cgil. La Camusso e il suo sindacato (anche gli altri mica scherzano) non vogliono proprio sapere a che servono, che ci si fa con uno smartphone o con un tablet sui luoghi o nei rapporti di lavoro. Tablet e smartphone li ha “visti” la Camusso in mano ai padroni e soprattutto in mano al peggiore, in mano a Renzi. Come i G-man nelle case di appuntamento videro i bidet la Camusso smartphone e tablet li visti nel Jobs Act. E quindi portano le stimmate, il marchio del peccato. Per la Camusso, fresche sue parole sono strumenti dello “spionaggio a danno dei lavoratori”, della “ossessione dello spionaggio”, strumenti del “grande fratello”.
Pian piano gli americani si vanno convincendo che il bidet in bagno serve, anzi รจ utile comodo e garantisce migliore igiene intima. Piรน lentamente chissร forse un giorno la Camusso si convincerร che mettere in mano a un lavoratore uno smartphone o un tablet non serve, non equivale a mettergli una microspia sotto pelle (che felice convergenza con qualche tesi M5S, perรฒ minoritaria anche in M5S…). Pian piano, molto piano la Camusso e il suo sindacato si convinceranno che usare uno smartphone o un tablet e anche un bancomat ti rendono tracciabile perchรฉ connesso e guarda caso sono stati inventati e servono a lavorare proprio perchรฉ ti tengono connesso al di lร della tua materiale visibilitร . Pian piano la Camusso si convincerร che una video conferenza non ruba l’anima ai suoi partecipanti (come in origine molti pensavano accadesse a chi si faceva fare una foto).
A meno che, ma questa รจ malignitร , la Camusso e i sindacati non lo sappiano giร e non sappiano giร tutto. Non lo sappiano talmente bene da gridare allo “spionaggio” perchรฉ chi deve intendere intenda. A meno che non intendano la Camusso e sindacati che smartphone e tablet per lavorare si possono usare ma solo previa intesa sindacale, il che in concreto tante, troppe volte ha significato la corresponsione di una indennitร per usarli. Indennitร da pagare a chi li usa. E’ pieno di antichi contratti-pedaggio, a suo tempo anche per usare il persona computer. Malignitร …Piรน probabile che la Camusso, visto il marchio Renzi e Jobs Act abbia avuto un sussulto di puritanesimo: quel che viene dal premier e da Palazzo Chigi non puรฒ che essere toccato, sporcato da tanto peccato originale.
