ROMA – Pare che a marzo 2015 tra contratti di lavoro chiusi e contratti di lavoro aperti la differenza sia stata di circa 92mila unità. Cioè come succede da tre anni novantaduemila posti di lavoro in meno, perduti? No, il contrario. Come non succede da circa tre anni novantaduemila posti di lavoro in più, trovati.
Vivo sconcerto e preoccupazione ha destato la notizia presso la “coalizione sociale” che Maurizio Landini sta costruendo. La Fiom sta preparando un documento-analisi contro i meccanismi della ristrutturazione aziendale che destabilizzano il mercato del lavoro modificandone i consolidati e contrattati parametri. Anche in Cgil Susanna Camusso ha convocato un vertice delle rappresentanze di categoria per mettere a punto ed esigere, finalmente, una politica industriale che ponga fine e rimedio a queste oscillazioni e mutazioni e incertezze che disorientano i lavoratori.
Non lo dicono ufficialmente ma lo fanno circolare sui blog e in rete, secondo ricostruzioni di M5S i dati sono truccati e resi credibili grazie all’assunzione di comparse che per dieci euro al giorno senza contratto fanno finta di essere lavoratori davanti alle fabbriche e uffici.
Anche Matteo Salvini deve aver saputo qualcosa del genere, con un particolare in più che getta luce fosca sulla vicenda: le comparse sono reclutate tra quelli che sbarcano dai barconi che non affondano. Ad organizzare il tutto, cestino da viaggio compreso (davanti all’azienda o ufficio, non in barcone) ci sono le Coop rosse.
Sgomento ma ferma determinazione a tenere i nervi saldi e a restare nell’ambito della Costituzione sono stati espressi al riguardo da Bersani, Bindi, Fassina, D’Attorre. Cuperlo e Civati hanno svelato la manovra di aggiramento: si vuol far passare l’Italicum facendo votare la riforma elettorale dai nuovi assunti e non dai vecchi: come l’articolo 18!
Per tutti gli sconcertati, preoccupati, sgomenti, determinati e in generale turbati dalla notizia che ci sono più posti di lavoro di prima ha parlato e rasserenato Enrico Letta: “E’ metadone”. Già si pensa e si lavora sotto traccia a un “governo di scopo” (lo scopo è far fuori Renzi) guidato dallo stesso Letta che ponga fine a queste turbative a queste notizie tendenziose e atte a turbare il sereno pubblico declino: 92 mila posti di lavoro in più, magari sotto iol jobs act? Ma dove andremo a finire!