ROMA – Seconda puntata del sondaggio elettorale Istituto Piepoli-La Stampa. Anche questa puntata ipotizza, come la prima (e come da comune convinzione/osservazione), che al primo turno delle prossime elezioni (vigente la legge detta Italicum) nessuno raggiunga il 40 per cento dei voti. E quindi nessuno abbia al primo turno la maggioranza dei seggi in Parlamento per governare. E quindi si vada al ballottaggio.
Ballottaggio, cioè derby tra il primo arrivato e il secondo. E che succederebbe secondo il sondaggio nel “derby” tra….
Tra Renzi e Berlusconi. Non c’è partita: Renzi 60 per cento, Berlusconi 40 per cento.
Tra Renzi e Salvini. Anche qui non c’è partita: Renzi 58 per cento, Salvini 42 per cento.
Tra Renzi e Grillo. Partita c’è ma risultato netto: Renzi 55 per cento, Grillo 45 per cento.
Tra Renzi e Di Maio. Partita c’è ma incertezza sul risultato poca: Renzi 54 per cento, Di Maio 46 per cento.
Dal che si deduce, se il sondaggio ci piglia, che…
1) Di Maio è il miglior secondo
2) Renzi arriva sempre primo
3) Al ballottaggio i candidati di destra non assorbono il voto M5S neanche in funzione anti Renzi.
4) Al ballottaggio i candidati M5S non prendono tutti i voti della destra, magari quella della Lega sì,  ma non gli altri. E che voto M5s in crescita, più voto leghista più un bel po’ di voto di sinistra anti Renzi cinquanta e passa per cento non lo fa.
Se il sondaggio ci piglia qualcuno chiaramente si illude. Non Di Maio, non Grillo e forse neanche Berlusconi. Di certo Bersani sì.