SYDNEY – Quando era una studentessa universitaria aveva avuto un rapporto sessuale con il suo cagnolino, aveva filmato tutto e aveva postato online quel video. Adesso vorrebbe lavorare negli asili e come babysitter, in particolare per occuparsi di bambini con disturbi psichici o fisici, e il giudice le ha dato il via libera.
Succede in Australia, nel Queensland. La giovane, che nel 2014 venne arrestata per quell’atto con il suo cagnolino, è andata dal giudice a domandare l’autorizzazione per poter lavorare con i bambini, ma il permesso le è stato negato.
La ragazza ha provato a difendersi, dicendo di aver solo risposto ad un annuncio in cui si cercava una donna disposta a compiere atti sessuali sul web. Solo che l’uomo che aveva pubblicato quel messaggio, sostiene la giovane, l’aveva poi costretta ad avere un rapporto sessuale con il suo cagnolino, riprendendo la scena con il proprio telefonino. Per giustificarsi la donna ha anche detto che a quei tempi era “emotivamente vulnerabile e manipolata dall’uomo”. Il giudice deve aver preso per buone queste giustificazioni, o deve aver pensato che nel frattempo la ragazza si sia liberata da certe tendenze, e le ha dato l’autorizzazione a lavorare con bambini disabili e svantaggiati.