FIRENZE – Era la notte tra il 30 aprile e il 1 maggio 2012 quando Riccardo Viti fu fermato e identificato da una pattuglia del 113 durante una lite con una prostituta. Uno dei poliziotti della volante intervenuta quella notte si è ricordato di questo singolo episodio e lo ha evidenziato ai dirigenti della squadra mobile che davano la caccia al maniaco di Firenze. Da questo ricordo la svolta nelle indagini che hanno portato all’arresto di Riccardo Viti.
Il poliziotto ricordava che il motivo della lite in strada, in piazza Gaddi a Firenze, era proprio la modalità di gioco erotico che l’idraulico voleva praticare con la prostituta e che la donna rifiutava di accettare. La discussione fu notata dalla volante e per questo gli agenti si fermarono per accertare cosa stesse succedendo. Il nome di Viti è quindi rimasto scritto nel rapporto che fu fatto quella volta e che nei giorni scorsi è stato recuperato dagli archivi del 113. Dal momento che Viti risulta incensurato, sarebbe altrimenti rimasto difficile per gli investigatori individuarlo tra gli individui sospettati in base a specifici precedenti per reati di violenza sessuale.
“L’indagato di questa vicenda ha subito ammesso le sue responsabilità già durante la perquisizione e nell’interrogatorio si è dimostrato molto lucido e coerente continuando a confermare col suo racconto quanto già sapevamo dell’omicidio del 5 maggio scorso”. Lo ha detto il pm Paolo Canessa in conferenza stampa al termine dell’interrogatorio di Riccardo Viti.
“L’indagato ha subito fatto presente di essere responsabile di altri fatti – ha detto il pm – Non ha una memoria precisa di quanti, ha detto di ricordarsi di 3-4 episodi, forse di più, ad ogni modo ha confermato la sua condotta”.
Riccardo Viti avrebbe ”una tendenza sessuale particolare, un che di sadico, si soddisfa sessualmente vedendo soffrire”. Questo, al momento, il movente individuato dal pm Paolo Canessa per spiegare le violenze sessuali a prostitute inflitte dall’idraulico arrestato stamani a Firenze. L’indagato, ha aggiunto il pm Canessa, avrebbe sviluppato il suo sadismo sessuale ricordando ”fumetti letti da ragazzo”.
(foto e video da Repubblica.it)
Il video dell’arresto
Questore di Firenze: assassino tipico “uomo della porta accanto”.
Omicidio Prato, il compagno di Cristina: “Contento per l’arresto”.
Omicidio Prato, un vicino: “Famiglia preoccupata per lui”.
Omicidio Prato, la vicina: ”Viti era un po’ strano”.