ISLANBUL ā Un uomo, probabilmente un libico venuto in Turchia domenica scorsa, eā entrato verso le dieci del 30 novembre armato di fucile a pompa, nello storico museo di Topkapi a Istanbul. Al grido di āAllah akbarā (Dio eā grande), ha cominciato a sparare sulla gente, ferendo un militare e una guardia del corpo. Si eā poi rifugiato in una stanza del museo, rispondendo per circa unāora ai colpi della polizia, che dopo un inutile tentativo di parlamentare ha optato per la forza, uccidendo infine lāaggressore.
āEā una faccenda triste- ha detto allāagenzia Anadolu il vice-primo ministro turco Bulent Arins ā lāuomo eā entrato dalla porta principale del palazzo di Topkapi, con in mano un fucile a pompa. Ha sparato a destra e a manca, e ha fatto due feriti. Le forze di sicurezza lo hanno neutralizzatoā.
Lāuomo era entrato nella zona del palazzo a bordo di unāautomobile di targata siriana. Stando al ministro degli interni, Idris Naim Sahin, ānon era un cittadino turco, era straniero. Era nato nel 1975 ed era di cittadinanza libica. Eā entrato in Turchia il 27 novembreā. Secondo lāagenzia Anadolu, lāattentatore si chiamava Samir Salem Ali Elmadhavri.
Lāattacco interviene in concomitanza con lāannuncio da parte turca dellāadozione di misure contro il regime autoritario della Siria, che negli ultimi mesi ha portato alla morte di migliaia di manifestanti contrari al presidente siriano Bashar Al-Assad. Le autoritaā turche privilegiano comunque varie piste per arrivare ai possibili mandanti della sparatoria di oggi al prestigioso Topkapi, meta ambita dai turisti internazionali.
Le immagini del Topkapi dopo la sparatoria (foto Ap/LaPresse):