
LONDRA – Andrea Leadsom, dopo la gaffe, lascia campo libero alla May. Andrea Leadsom rinuncia al ballottaggio per la leadership Tory con Theresa May, spianando la strada a quest’ultima per la successione a David Cameron alla guida del governo britannico. Lo anticipa una fonte a lei vicina alla Bbc, precisando che Leadsom considera eccessivi gli attacchi, anche personali, subiti a causa di una sua controversa frase sull’importanza della maternità.
Aveva dichiarato – esiste anche l’audio – che “essere madre le dà un vantaggio rispetto alla May che figli non ne ha”. E che non può avere. Tra i Tories è scoppiato il putiferio. Persino con qualche minaccia di scissione. La vicenda è finita sulle prime pagine dei domenicali che sottolineano come diversi deputati e soprattutto deputate filo-May siano insorti contro Leadsom.
La sottosegretaria all’Energia ha negato che il senso delle sue parole fosse quello attribuitole ieri con un titolo a sensazione dal Times e si è detto “disgustata”. Mentre l’ex ministro Iain Duncan Smith, suo sostenitore, ha parlato di una macchina “del fango” messasi in moto “contro Andrea” – paladina della Brexit al referendum del 23 giugno – da parte di quegli stessi ambienti che a suo dire avevano gia’ dato vita al “progetto paura” per cercare d’impedire il divorzio dall’Ue.
Ma diversi parlamentari insistono che Leadsom dovrebbe chiedere scusa o addirittura ritirarsi dalla corsa. E 20 di loro, stando al Sunday Times, si sono spinti a minacciare di lasciare il partito se ella fosse eletta leader. I tabloid Sun e Mail, entrambi schierati con la May, pubblicano intanto editoriali nei quali, pur ammettendo che le parole di Leadsom possano essere state “ingenue” e dette senza intenzione di ferire, le bollano come inaccettabili per una persona che ambisce a diventare primo ministro.