Misterioso furto a casa di Gerard Davet, giornalista del quotidiano francese Le Monde che indaga sullo scandalo legato all’anziana miliardaria erede dell’Oreal, Liliane Bettencourt, al quale sono stati sottratti solo il suo computer e il suo navigatore satellitare.
”Mi hanno svaligiato la casa giovedì scorso ma ho avuto delle giornate molto piene e me ne sono accorto solo venerdì sera”, ha spiegato il giornalista all’agenzia France Presse, riferendo di aver sporto denuncia alla polizia parigina.
”Mi hanno rubato il personal computer, dal quale invio alcuni articoli e conservo le bozze o i documenti legati alle indagini” giornalistiche, ha aggiunto il cronista, precisando che il pc è anche collegato alla rete intranet del quotidiano Le Monde.
Davet ha anche raccontato che la porta del suo appartamento a Parigi non risulta scassinata. ”Non voglio cadere in preda alla paranoia, forse questo furto è solo l’opera di un ladruncolo, ma nel contesto attuale ho preferito sporgere denuncia”, ha aggiunto.
Al giornalista è stato anche rubato un GPS, che, afferma, ”può consentire di ricostruire i miei spostamenti e i miei incontri”.
Davet è il co-autore – insieme a Jacques Folloroudi – di un articolo pubblicato a inizio settembre, che ha scatenato l’apertura di una procedura per violazione del segreto delle fonti nella vicenda Woerth-Bettencourt, dopo che il procuratore di Nanterre, Philippe Courroye, aveva chiesto agli inquirenti di procurarsi i dettagli delle fatture telefoniche di Davet e Folloroudi. Questo per poter indagare sulla giudice Isabelle Prevost-Desprez, incaricata del dossier sulla circonvenzione di incapace della Bettencourt.
La denuncia era stata redatta a nome del direttore di Le Monde e dei due giornalisti coinvolti, che si appellano a un articolo della procedura penale, per il quale il procuratore avrebbe dovuto chiedere l’autorizzazione dei giornalisti prima di accedere alla lista delle loro chiamate. Le Monde e Davet avevano già sporto denuncia contro ignoti per violazione del segreto delle fonti e altre infrazioni al codice penale. Le Monde aveva accusato i servizi segreti di aver cercato, su indicazione dell’Eliseo, chi fosse la ”talpa” che forni’ al giornale i verbali dell’interrogatorio di Patrice de Maistre, il gestore della ricchezza della Bettencourt.
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