BERLINO – A quattro giorni dalla vittoria del Leave al referendum sulla Brexit in Gran Bretagna i leader di Francia, Germania e Italia si incontrano a Berlino per organizzare il da farsi. La cancelliera tedesca Angela Merkel riassume il pensiero comune: “Per avviare i negoziati serve la richiesta ufficiale da parte di Londra, ma non bisogna perdere tempo”. E il presidente francese, Francois Hollande, tuona: “Dobbiamo avere rispetto del Regno Unito, ma bisogna anche esigere rispetto”. E il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi: “Si volta pagina”.
Il premier britannico, David Cameron, ormai dimissionario, non intenda chiedere l’attivazione dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona per iniziare il lungo percorso per l’addio del Regno Unito all’Unione Europea. Ma Merkel, Hollande e Renzi vogliono che le cose si concludano al più presto, per evitare che le ripercussioni già pesanti di questi primissimi giorni si prolunghino eccessivamente.
MERKEL: “PROCEDERE NEL MODO PIU’ RAPIDO” – La cancelliera tedesca è netta: “Per avviare i negoziati serve la richiesta ufficiale del Regno Unito. A settembre ci rivedremo per poter parlare delle misure concrete. Dovremo procedere nel modo più rapido possibile per la procedura di uscita”. Si dovrà “evitare ogni movimento centrifugo nell’Unione europea” e perciò “fare una proposta concreta agli stati membri circa le misure concrete da prendere nei prossimi mesi” su terrorismo, rifugiati, Turchia “e tutto quel che riguarda l’aspetto migrazione. La crescita economica è un ulteriore aspetto fondamentale, e c’è la necessità di garantire posti lavoro ai nostri lavoratori. Dovremo dare alle nuove generazioni maggiori prospettive e rispondere alle loro aspettative, si dovrà “mandare un segnale chiaro ai giovani”, ha detto Merkel.
HOLLANDE: “LONDRA CHIEDA LA PROCEDURA AL PIU’ PRESTO” – Anche per il presidente francese “non bisogna perdere tempo. Dobbiamo rispettare la decisione” del Regno Unito, “ma bisogna dare un impulso all’Unione Europea, non c’è niente di peggio dell’incertezza. Bisogna impedire conseguenze, l’Europa è forte, ma bisogna che ci siano modifiche. Esiste un “calendario previsto dal Trattato” per l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue dopo il referendum sulla Brexit, “ma può essere accelerato”. E poi un invito a Londra: “La comunicazione da parte della Gran Bretagna dovrebbe avvenire al più presto. Prima non ci saranno alcuni colloqui sui negoziati. Dobbiamo avere rispetto del Regno Unito, ma bisogna anche esigere rispetto. I rapporti resteranno buoni. Non dobbiamo reinventare l’Europa, l’acqua calda già è stata inventata”.
RENZI: “SI VOLTA PAGINA” – Sulla stessa linea il presidente del Consiglio italiano. “L’Italia farà la sua parte. È un momento particolare, come se i cittadini improvvisamente si fossero resi conto della delicata bellezza del sentimento europeo. Come se ci fossimo svegliati privati di qualcosa. Credo che vada tenuta insieme la doppia attenzione: da un lato il buon senso e la lucidità che in questo momento occorrono, dall’altro il bisogno di dare gambe e cuore al progetto europeo per i prossimi decenni. Trovo interessante il percorso proposto che prende atto che la Gran Bretagna ha deciso, si volta pagina, non è possibile perdere tempo. Ma contemporaneamente si lavori a una strategia per i prossimi mesi che ci porti al cuore di ciò che l’Europa deve essere. Bene l’attenzione su sicurezza, giovani e sociale, perché non può essere solo l’Europa delle banche. Quello che è accaduto ci dimostra che questo è un tempo propizio perché si può scrivere una nuova pagina e lo vogliamo fare insieme”.