PARIGI, 2 DIC – Non chiude la porta a una modifica dei trattati, ma se l'Europa – e per essa la coppia Merkel-Sarkozy nel supervertice di lunedi' a Parigi – decidesse di cambiare il trattato, Londra dovrebbe essere ''protetta'' nei suoi interessi, anzi ''rafforzata'': questa la posizione ''chiarissima'' di David Cameron, premier britannico oggi in visita all'Eliseo per parlare di crisi dell'Eurozona.
Il vertice che fra una settimana a Bruxelles dovra' dire se la moneta unica europea ha un futuro e quale esso sia, appare ogni giorno che passa piu' decisivo. Ieri il discorso del presidente francese, Nicolas Sarkozy, a Tolone, oggi la risposta della cancelliera Angela Merkel, mentre Cameron diceva la sua pur non facendo parte della zona euro e in attesa che lunedi' la coppia ormai ribattezzata 'Merkozy' si incontri a Parigi per mettere a punto le ''proposte'' che dovrebbero ''garantire il futuro dell'Unione europea''.
Pranzo di lavoro all'Eliseo, poi la chiusura senza conferenza stampa, quindi Cameron e' stato inseguito e raggiunto alla Gare du Nord, mentre stava per prendere l'Eurostar per Londra. ''La zona euro ha bisogno che le istituzioni sostengano la moneta per convincere i mercati che hanno la potenza di fuoco per farlo'', ha esordito Cameron con evidente riferimento all'auspicato intervento della Banca centrale europea sul mercato del debito.
''La seconda cosa fondamentale – ha proseguito il premier – e' la competitivita' reale nell'insieme della zona euro, affinche' essa abbia un funzionamento corretto''. Ecco, secondo Cameron, ''nessuna di queste due cose necessita un cambiamento di trattato. Ma – ha avvertito – saro' chiarissimo, se ci sara' il cambiamento di trattato, io faro' in modo che cio' protegga e rafforzi gli interessi britanici''. Non ha spiegato come e quali leve pensa di azionare per favorire le mire di casa propria, ma si puo' immaginare che per Cameron si tratta di non provocare i piu' euroscettici in patria, che mirano sempre a un ripristino delle competenze nazionali in materia sociale e soprattutto di regole finanziarie. Tutto questo rappresenta una serie di ostacoli nuovi sulla strada di quel ''nuovo trattato'' che ieri sera a Tolone il presidente Sarkozy ha affermato di voler proporre a Bruxelles ''insieme alla Germania''. Un nuovo trattato che, per l'Eliseo, dovrebbe essere rafforzato nella ''disciplina, nella solidarieta' e nelle responsabilita' da assumere di fronte ai popoli, un vero governo economico''. Praticamente il contrario di quanto auspicano Cameron e gli inglesi.
Piu' in discesa la strada sugli altri temi, che vedono Parigi e Londra decisamente alleate: Cameron ha ''ringraziato Sarkozy per l'aiuto della Francia al personale dell'ambasciata britannica a Teheran'', attaccata martedi' dai manifestanti iraniani''. Entrambi i leader sono d'accordo per aumentare il peso delle sanzioni su Teheran dopo il nuovo rapporto allarmante dell'Aiea sugli sviluppi dell'arma atomica iraniana. Francia e Gran Bretagna d'accordo anche sulla Siria, anche in questo caso per ''fortissime pressioni'' da esercitare sul regime. La bilaterale Sarkozy-Cameron ha sostituito il vertice annuale franco-britannico previsto per oggi ma rinviato al 2012.
