LONDRA – Ancora guai in vista per David Cameron. Il premier britannico teme che i suoi colleghi conservatori forzino un altro voto su un possibile referendum sull’inclusione del Regno negli stati membri dell’Ue. Downing Street teme infatti che gli euroscettici, che parlano di ‘primavera inglese’ in Europa, possano impadronirsi di una votazione intesa a rivedere il contributo britannico al fondo di emergenza dell’eurozona per spingere la causa del rimpatrio dei poteri da Bruxelles a Londra.
I deputati euroscettici potrebbero in questo caso proporre un emendamento per costringere ad un altro voto sul referendum, mandando all’aria i desideri di Cameron di chiudere la partita riguardo alle riforme del rapporto tra Gran Bretagna e Ue.
Gli alleati di Cameron farebbero di tutto per evitare il ripetersi della ribellione di ottobre, quando 81 deputati conservatori, in piena sfida alla leadership, chiesero un referendum sul rapporto della Gran Bretagna con l’Europa.
Ma l’impiego del veto da parte di Cameron la scorsa settimana ha riattizzato le ambizioni secessioniste degli euroscettici, che nei corridoi di Westminster hanno gia’ iniziato a parlare di ”primavera inglese”.
