ROMA- Tu chiamale, se vuoi, confessioni. Umberto Maroni: “Per la Lega stare fuori dal governo sarĂ un balsamo”. E Bossi ha confermato annunciando il suo No a Monti. Balsamo, non necessitĂ . Balsamo, non rinuncia. La Lega non ne poteva piĂ¹ di stare al governo e lo confessa. E’ il partito piĂ¹ felice che il governo Monti ci sia e felice di non esserci. Felice perchĂ© ha trovato il modo di non stare piĂ¹ al governo con Berlusconi, in quel governo durante il quale la sua gente ha visto il federalismo trasformarsi in maggior tasse locali. Felice perchĂ© puĂ² non stare nel governo che si intesterĂ il peso delle “cose sgradevoli” come le ha chiamate Bossi. Confessando confessando, la Lega confessa di non reggere il ruolo di partito di governo nazionale. Confessa di essere una sorta di “sindacato territoriale” piĂ¹ che un partito. Infatti Bossi dice: “Noi ci occupiamo solo del Nord e tutto si decide in base a questo”. Confessa che, se Monti ci mette una pezza e l’Italia esce dai grossi guai, allora della Lega al governo di Roma non ci sarĂ bisogno perchĂ© fuori si è chiamata. Confessa un orizzonte padano e nulla di piĂ¹.
