STRASBURGO, 17 gen – Il dramma della Costa Concordia arriva sul tavolo della Commissione europea. A illustrarare un rapporto su quanto successo all'isola del Giglio e' stato oggi il commissario ai trasporti Siim Kallas, il quale ha detto all'Ansa che in presenza di un incidente ''cosi' serio abbiamo il dovere di seguire il caso, verificare se le norme europee sulla sicurezza in mare sono state rispettate e se sono adeguate''.
Il commissario ha riferito sulle informazioni finora acquisite dalle autorita' italiane, con le quali le strutture dell'Unione sono in costante contatto. ''Vedremo quali conclusioni trarre da questa esperienza alla fine dell'inchiesta in corso'', ha aggiunto Kallas. ''Ma al momento non abbiamo motivo per ritenere insufficiente la normativa europea attualmente in vigore''. A chiedere invece l'adozione di una nuova normativa Ue che, tenendo conto del rischio ambientale, delle rotte internazionali e dei vari ordinamenti nazionali coinvolti, imponga rigorosissime distanze minime di sicurezza dai centri abitati per le navi da crociera e' stato oggi l'europarlamentare e capodelegazione Idv Niccoló Rinaldi in un'interrogazione rivolta all'esecutivo europeo.
''Non bisognerá mai piú vedere navi enormi come la Concordia navigare a poca distanza da zone di pregio ambientale e turistico come le isole, ad esempio Capri, o addirittura all'interno della laguna di Venezia'', ha aggiunto Rinaldi. ''Gli interessi economici non dovranno mai prevalere nei confronti della sicurezza delle persone e della tutela del nostro patrimonio ambientale. L'Unione europea si attivi subito per coordinare un'azione normativa comune in grado di prevenire ogni altra situazione di pericolo, anche solo potenziale. L'importante, ora, é agire e tenere sempre altissima la vigilanza sul rispetto della sicurezza di naviganti e turisti''.
