Covid, vaccini e terza ondata.Boris Johnson assicura che non ci saranno ritardi nella tabella di marcia verso l’uscita dal lockdown ma avverte che nel Regno Unito arriverà una terza ondata. Secondo quanto riportato dal Sun e riferito da Giampaolo Scacchi, il primo ministro lo ha confermato. I recenti dati indicano che i britannici possono continuare a godere dell’allentamento delle restrizioni.
Ma, al contempo, ha aggiunto:”Non possiamo illuderci che il Covid sia scomparso”.
Il Primo ministro ha avvertito che pur continuando a rispettare la tabella di marcia, a un certo punto potrebbe esserci una terza ondata.
“La maggior parte degli esperti del Regno Unito è ancora fermamente dell’opinione che a un certo punto dell’anno, ci sarà un’altra ondata di covid.
“E dunque dobbiamo, per quanto possibile, imparare a convivere con questa malattia, così come accade per le altre”.
33 milioni vaccinati
Johnson ha inoltre annuciato che 33 milioni di britannici hanno ricevuto la prima dose di vaccino. Numero che include il 60% delle persone di età compresa tra 45 e 49 anni.
La prossima data importante della tabella di marcia è il 17 maggio: momento della revoca di molte restrizioni in atto in tutto il Regno Unito.
Pub, cinema e sale bingo al coperto riapriranno le porte per permettere ai clienti di entrare e i britannici nuovamente seguire lo sport e la musica dal vivo negli stadi, nelle arene, pur rispettando sempre il distanziamento sociale.
Gli stadi all’aperto saranno limitati a una capienza del 25%, fino a 10.000 persone.
Gli eventi all’aperto più piccoli saranno limitati alla capacità del 50%, fino a 4.000 fan e gli eventi al chiuso al 50% fino a 1.000 persone.
Lo stadio di Wembley ospiterà le semifinali e la finale di Euro 2020, il campionato di calcio rimandato causa Covid che il Regno Unito ospiterà a luglio.
Per quanto riguarda i matrimoni, saranno ammessi 30 partecipanti.
Due famiglie possono partire insieme e pernottare, ma cercando di mantenere il distanziamento sociale.
Poiché il divieto di viaggiare all’estero potrebbe non essere revocato il 17 maggio, i britannici sono stati avvertiti di non prenotare le vacanze estive.
Il PM ha precisato che a causa della presenza delle varianti è “ancora troppo presto per capire cosa è possibile fare”.