ZAGABRIA, 23 SET – L'ex primo ministro croato, Ivo Sanader, e' stato formalmente incriminato oggi per corruzione e cessione illecita e dannosa per la Croazia dei diritti di controllo di gestione della compagnia petrolifera croata Ina alla Mol ungherese. Lo ha riferito in un comunicato l'Ufficio per la lotta al crimine organizzato e alla corruzione (Uskok), una specie di pull anti-mafia e anti-corruzione croato.
Questo e' il secondo atto d'accusa contro Sanader, che si trova in detenzione preventiva a Zagabria, e sicuramente il piu' serio e delicato perche' coinvolge pure i vertici del gigante petrolifero Mol con sede a Budapest. Nei giorni scorsi la giustizia lo aveva incriminato per aver preso nel 1995 una tangente sostanziosa da una banca austriaca per facilitare il suo ingresso sul mercato croato.
Sanader e' accusato di aver preso nel 2008, quando era primo ministro, una tangente di 10 milioni di euro per modificare il contratto di gestione della Ina in modo che la Mol ungherese ottenesse ''un'influenza dominante'' rispetto agli altri azionisti, in primo luogo lo stesso governo croato, pur non avendo un pacchetto azionistico superiore al 50 per cento.
Inoltre, Sanader si era impegnato a separare dalla Ina il settore della distribuzione del gas metano, che generava perdite, e lasciare agli ungheresi i segmenti lucrosi della societa'.
L'accordo sarebbe stato raggiunto ''con un alto dirigente della Mol'', come scrive la magistratura croata, mentre la stampa indica che si tratta di Zsoltan Hernadi, presidente del Cda della compagnia ungherese, vicino ai vertici politici dell'Ungheria.
La Mol ha sempre respinto queste affermazioni e Hernadi ha rifiutato di dare una deposizione agli inquirenti croati. Comunque l'Uskok ha trasmesso alla magistratura ungherese le rivelazioni riguardanti la Mol. Attualmente la Mol controlla il 47 per cento delle azioni della Ina, il governo croato quasi 45, mentre il resto e' dei piccoli azionisti.
