L’ex primo ministro croato, Ivo Sanader, è stato arrestato oggi pomeriggio in Austria in base a un mandato di cattura internazionale emesso stamani dalla polizia croata perché sospettato di corruzione, abuso di potere e associazione a delinquere.
Secondo alcuni esperti la procedura di estradizione potrebbe durare settimane, o anche mesi. Dal 2004 al 2009 Sanader è stato l’indiscusso leader del Paese che ha contribuito a democratizzare e ad avvicinare all’Europa al punto che la Croazia oggi si trova a un anno dalla conclusione dei negoziati di adesione.
La sua decisa, anche se a volte arrogante guida, gli ha valso la rielezione nel 2007, e un prestigio internazionale non da sottovalutare per un capo di governo di un piccolo Paese europeo. Ma dopo le sue inaspettate e mai spiegate dimissioni nel luglio del 2009, il suo successore, l’attuale premier Jadranka Kosor che per anni è stata la vice-premier, ha lanciato un’ampia campagna anti-corruzione nell’ambito della quale sono state arrestate decine di uomini d’affari e politici, tra cui due ministri.
Molti di loro hanno additato Sanader come la persona che stava dietro a una serie di malversazioni finanziarie in ministeri e aziende pubbliche con lo scopo di trasferire denaro pubblico nei fondi neri del partito di Sanader, la Comunità democratica croata (Hdz, conservatori) e in conti privati di vari politici.
La magistratura sostiene che Sanader ha personalmente ordinato e favorito una serie di affari illeciti e che uno dei suoi più stretti collaboratori, ex capo delle dogane e tesoriere dell’Hdz, gli consegnò borse piene di contanti ricavati in modo illecito. La lotta alla corruzione e’ uno dei pre-requisiti fondamentali per l’adesione della Croazia all’Ue.
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