BRUXELLES, 26 GEN – L'ultima versione del 'fiscal compact', quella che lunedi' finira' sul tavolo dei capi di governo, e' ''inaccettabile'' per i socialdemocratici, il maggiore partito dell'opposizione in Svezia. Anche il piu' influente, avendo governato e plasmato il paese per 80 degli ultimi 95 anni. Il governo di minoranza, guidato dal 'popolare' Fredrik Reinfeldt non vorrebbe seguire la Gran Bretagna e restare fuori dal nuovo patto di bilancio, ma potrebbe essere costretta a prospettare un 'no' al tavolo di lunedi' prossimo Bruxelles.
Il premier ha gia' chiarito la scorsa settimana che la priorita' del governo e' mantenere ''l'influenza'' che la Svezia puo' avere sulla Ue, dalla quale arriva – grazie all'export (che per il 70% e' diretto al mercato interno europeo) – il 35% del pil nazionale. Ma il portavoce per gli affari economici del partito Socialdemocratico, Tommy Waidelich, ha definito – secondo quanto riporta oggi il Wall Street Journal – poco chiara l'ultima bozza del trattato appunto perche' da' troppo poca influenza alla Svezia: ''Non la accettiamo''.
Il ministro delle Finanze, Anders Borg, si e' detto ottimista che il governo riuscira' a trovare una maggioranza prima di una consultazione trasversale fra tutti i partiti in una riunione indetta dal governo per venerdi' prossimo. Possibilista si e' mostrato il leader dal Folkpartiet, il secondo maggiore dell'opposizione, Jan Bjorklund, che ha messo in guardia contro il rischio di ''diventare spettatori'' in Europa.