BRUXELLES, 22 NOV – Il rallentamento della congiuntura economica internazionale pesa sui conti pubblici dei paesi Ue ed e' al centro di riflessione delle autorita' europee, ma per ora non e' una ragione sufficiente per concedere deroghe ai Paesi, tra cui l'Italia, a cui sono stati chiesti particolari sforzi di risanamento. Questa l'indicazione raccolta da fonti comunitarie dopo gli incontri avuti a Bruxelles dal presidente del Consiglio Mario Monti con i presidenti della Commissione Ue Jose' Manuel Barroso e del Consiglio Herman Van Rompuy.
Le stesse fonti hanno osservato che c'e' ''la consapevolezza del potenziale impatto negativo sui conti del rallentamento del ciclo economico''. Ma al momento non c'e' spazio ''per nessuna revisione dei presupposti che hanno condotto alle richieste europee'' in materia di risanamento della finanza pubblica.
In particolare, per l'Italia restano valide, nonostante le recenti previsioni economiche particolarmente sfavorevoli, le richieste di riforme, di interventi per rilanciare la crescita e maggiore attenzione agli investimenti.
