PARIGI, 25 SET – Il verdetto e' arrivato poco dopo le 19, con i risultati definitivi della Manche, regione a nordovest della Francia. Per la prima volta da 50 anni a questa parte, la sinistra ha conquistato il Senato transalpino. Un sorpasso storico che rappresenta un grosso e preoccupante smacco per il presidente Nicolas Sarkozy e il suo governo, a soli sette mesi dalle elezioni presidenziali fissate per maggio del 2012.
Lo scrutinio per il rinnovo di meta' della Camera alta, organo di rappresentanza delle regioni e delle collettivita' eletto per scrutinio indiretto tramite decine di migliaia di grandi elettori, si e' rivelato meno combattuto del previsto. Contrariamente a quanto pronosticavano molti commentatori, la gauche ha potuto cantare vittoria gia' in serata, raggiungendo la certezza matematica dei 23 seggi necessari senza attendere i risultati delle consultazioni nelle regioni d'Oltremare al di la' dell'Atlantico. Che il vento fosse pronto a cambiare lo si era capito gia' qualche ora prima, con l'ufficializzazione dei risultati della citta' di Parigi. Nella capitale, dove il centrodestra si presentava spaccato, con una lista ufficiale guidata dal ministro dello Sport Chantal Jouanno e una 'dissidente' capeggiata dall'ex consigliere dell'Eliseo Pierre Charon, la maggioranza di governo ha mantenuto solo 2 seggi sui 12 assegnati. Mentre il centro-sinistra ha sfondato, con 5 seggi per il partito socialista, 2 per i verdi di Europe Ecologie e 1 per il partito comunista. ''L'Ile de France si sposta a sinistra'', ha commentato con soddisfazione il presidente della regione in cui si trova Parigi, Jean-Paul Huchon, che si dice ''fiero dell'insieme di candidati di sinistra ed ecologisti per le battaglie condotte'' e sottolinea come il risultato costituisca ''un rigetto evidente della riforma territoriale e delle misure di strangolamento delle collettivita' adottate dall'attuale maggioranza''.
Una ''grave sconfitta per Sarkozy'', ha commentato dal canto suo il candidato alle primarie socialiste Francois Hollande, che ha definito i risultati ''una decomposizione del sistema politico'' sarkozysta, ''in un certo modo premonitrice di quel che succedera' nel 2012. Se la prende invece con le ''divisioni all'interno della maggioranza'' il Premier Francois Fillon, che in una nota invita all' ''unione tra tutti gli eletti che si riconoscono nella maggioranza presidenziale''. ''Stasera la battaglia comincia'', aggiunge, ''il momento della verita' sara' la prossima primavera''. Valerie Pecresse, la portavoce del governo, ha espresso il proprio rammarico per l'esito del voto anche se il risultato nell'immediato, non creera' problemi al presidente Nicolas Sarkozy, che dispone di una solida maggioranza all'Assemblea nazionale, la Camera bassa cui la costituzione attribuisce un ruolo di preminenza rispetto al Senato.
