PARIGI, 9 OTT – Non vuole compromessi, non conosce debolezze e tira diritto per la sua strada, anche quando la rimproverano di essere politicamente fuori moda: Martine Aubry, principale avversaria di Francois Hollande alle primarie socialiste, e' la donna che ha legato il suo nome alle 35 ore, una legge che ridusse l'orario di lavoro, fu molto discussa ed oggi sembra appartenere a un'altra epoca.
Sessantuno anni, sindaco di Lille, segretario del partito – temporaneamente autosospesa per le primarie – e figlia dell'ex presidente della Commissione europea Jacques Delors, Martine Aubry ha annunciato a giugno la sua candidatura, alla quale pensava ma che solo un mese prima sembrava impensabile. Non si sarebbe infatti presentata se Dominique Strauss-Kahn, suo alleato e numero 1 dei preferiti dei francesi, fosse rimasto al suo posto. Questo era il contenuto dell' 'accordo di Marrakesh', fra i due. Ma la caduta del presidente del Fmi, che sulla carta avrebbe stracciato ogni avversario, l'ha spinta in campo e lei non ha mai sopportato di essere definita ''candidata di riserva''.
Sobria e di carattere non facile, sposata in seconde nozze con un avvocato – del primo matrimonio con Xavier Aubry le resta la figlia Clementine, amministratrice dell'auditorium del Louvre, e il cognome – non ha mai avuto un rapporto facile con il padre. Che soltanto in questa sua ultima avventura e' uscito allo scoperto sostenendola apertamente e ritrovando armonia con lei. Uscita dalla celebre fucina di dirigenti dell'Ena, la Aubry e' entrata in politica dopo esperienze di primo livello nel mondo industriale e del lavoro, che le hanno fruttato ottimi rapporti in quel mondo e, in qualche caso, non poche polemiche. Non la conosceva quasi nessuno quando Edith Cresson, primo ministro non troppo fortunato della Francia nel 1991, la nomino' ministro del Lavoro.
Fu poi confermata nel governo Beregovoy prima di dedicarsi – durante i governi di destra a meta' anni Novanta – alla sua fondazione contro l'emarginazione. Con il ritorno della gauche al governo, nel 1997, fu ministro dell'Occupazione e in quell'occasione mise a punto la legge che riduce l'orario di lavoro, legge che poi la destra svuoto' di gran parte del potere coercitivo sulle imprese. Dal 2001 e' sindaco di Lille, dal 2008 e' primo segretario socialista, dopo un duello all'ultimo voto con Segolene Royal, sua grande rivale. In queste primarie, ha insistito nella convinzione che i francesi voteranno lei in quanto ''candidata che puo' veramente cambiare le cose''. Se arrivasse all'Eliseo, ha promesso che le sue priorita' saranno l'occupazione, l'istruzione e la sicurezza.
