PARIGI – Parte in Francia la sfida del socialista Francois Hollande contro Nicolas Sarkozy per l’Eliseo: il primo turno è previsto per il 22 aprile, ma la campagna è già iniziata.
In occasione del suo primo grande discorso elettorale nel Palazzo delle esposizioni di Le Bourget, alle porte di Parigi Hollande – che continua ad essere il superfavorito nei sondaggi – ha illustrato la sua visione della Francia e ha chiesto a gran voce di ”recuperare il sogno della Rivoluzione francese”, sparando contro la destra del presidente Nicolas Sarkozy e contro il mondo della finanza, che bolla come il suo ”reale avversario”.
Al centro del palco con la scritta ‘Il cambiamento è adesso’, lo slogan della campagna, il candidato socialista ha parlato di tutto e ha ripercorso i suoi 30 anni di carriera, nella quale non ha mai assunto incarichi governativi. Ma ha soprattutto cercato di convincere sulla sua reale capacità di indossare gli abiti presidenziali. Ed era proprio questo il reale obiettivo di questo primo grande appuntamento, che precede di qualche giorno la presentazione del suo programma, giovedi’ prossimo.
Tra i passaggi più apprezzati dai militanti, oltre 20mila secondo gli organizzatori, la frecciata contro il mondo della Finanza. ”Il mio reale avversario – ha detto – non ha un nome, non sarà mai candidato, e non verra’ dunque mai eletto… Ma egli ci governa perche’ il mio reale avversario e’ il mondo della finanza, che ha preso controllo dell’economia e della società ”.
Tricolore francese e bandiera Ue a dodici stelle alle spalle, Hollande ha promesso ”un’agenzia pubblica di rating al livello europeo” e ”una tassa su tutte le transazioni finanziarie”, in contrapposizione con quella proposta da Sarkozy, che si limita a tassare la borsa. Ma, come già annunciato in occasione della sua visita a Roma alla fine dello scorso anno, ha anche espresso la volonta’ di rinegoziare i trattati europei, a partire da un nuovo trattato franco- tedesco per il 2013: ”Se i francesi mi daranno il mandato, proporrò alla cancelliera della Germania l’elaborazione di un nuovo trattato franco-tedesco, mezzo secolo dopo quello di de Gaulle e Adenauer”.
“L’Europa è il nostro bene comune”. E la “vocazione della Francia è costruirla con la Germania e con tutti i Paesi che vorranno accompagnarci”, ha aggiunto, insistendo sulla necessita’ di rafforzare il ruolo della Bce. Senza mai pronunciare il nome di Sarkozy, Hollande ha anche respinto il modo di governare del capo dello Stato. ”Essere presidente della Repubblica, significa rifiutare che tutto sia concentrato su un unico uomo, un solo ragionamento, un solo partito che rischia di diventare un clan”. Ma non è tutto. Perché su un piano piu’ personale, il cosiddetto ‘uomo normale’ che gira per Parigi in motorino – ha anche criticato il capo dello Stato per la sua passione per le cose che luccicano: ”Rivendico una semplicita’ che non significa però inazione, ma e’ il segno di un’autentica autorità … amo le persone, mentre altri sono affascinati dai soldi…”.
