Il prossimo 14 luglio non ci saranno champagne, abiti da cocktail e valzer al suono della Guardia repubblicana nel parco dell’Eliseo. Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha annunciato che rinuncera’ al tradizionale ‘garden party’ per il giorno della festa nazionale, per restare in linea con la politica di taglio delle spese pubbliche e riassetto dei conti imposta dal patto di stabilita’ europeo.
La notizia, anticipata in mattinata dai siti di alcuni quotidiani tra cui Le Parisien e Le Figaro, e’ stata confermata nel primo pomeriggio dal portavoce del governo Luc Chatel, che davanti alla stampa ha spiegato che in tempi di austerita’ e ”risparmio”, la presidenza e l’esecutivo vogliono ”essere d’esempio”. Sarkozy, ha proseguito Chatel, ”ha anche avuto occasione di ricordare ai propri ministri di essere particolarmente attenti sul funzionamento dei loro organici e sui conti delle loro missioni”. La decisione avra’ certo un impatto sui conti dello Stato francese, dato che il party dell’anno scorso era costato oltre 730.000 euro, ma ha soprattutto un notevole effetto simbolico, dato che si tratta forse del principale evento politico-mondano di Francia. Negli anni ha ospitato invitati insoliti, come i giocatori della Francia campione del mondo nel 1998 o Ingrid Betancourt due anni fa, e annunci importanti, dalla decisione di Francois Mitterrand di intraprendere la costruzione dell’enorme biblioteca nel sud di Parigi che avrebbe poi preso il suo nome, nel 1986, a quella di Jacques Chirac di lanciare un referendum confermativo sulla Costituzione europea, nel 2004. Un aspetto che non e’ sfuggito all’opposizione, che ha accusato Sarkozy di utilizzare questa mossa ad effetto per sviare l’attenzione da problemi piu’ gravi nei conti pubblici.
”E’ ridicolo prendere i francesi per dei bambini al punto di governare solo attraverso dei simboli” ha commentato la vice-presidente del Front National Marine Le Pen, in un incontro con i giornalisti parlamentari. ”Piuttosto che sopprimerlo, si sarebbe potuto ridargli un perimetro meno eccessivo” ha proseguito, sottolineando ironicamente che ”questa cerimonia ha ormai cambiato natura, e oggi consiste solo nel riunire gli amici di Carla (Bruni Sarkozy) per mangiare stuzzichini e bere champagne”. Parla di ”polvere negli occhi anche il presidente del gruppo parlamentare socialista all’Assemblea nazionale, Jean-Marc Ayrault, che poi incalza: ”Abbiamo un governo a indignazione selettiva. S’indigna per la nazionale francese, quando farebbe meglio a indignarsi per le frodi e l’evasione fiscale”.
