Gli immigranti islamici in Gran Bretagna sono stanchi degli immigrati europei e questa stanchezza potrebbe avere importanti riflessi politici nelle elezioni generali che si svlgono oggi,a quanto scrive il New York Times.
Parlando fuori della moschea di Jamia nel distretto a forte presenza musulmana di Bury Park Mohammed Qurban non ha dubbi: ”Questo Paese sta diventando sovrappopolato, troppa gente che arriva qui, specialmente dall’Europa”, ha detto mentre i fedeli attorno a lui assentivano.
In particolare, ha sottolineato, migliaia di polacchi a Luton stanno portando via il lavoro dai figli e dai nipoti di precedenti generazioni di immigranti che sono arrivati dal Pakistan in una delle prime correnti di immigrazione in Gran Bretagna negli Anni Sessana.
La conversazione con Qurban ed altre dozzine di abitanti islamici di Luton – 50 km a nord di Londra – ha indicato un cambiamento potenzialmente molto importanter. I più accaniti avversari di massicce immigrazioni in Gran Bretagna sono sempre stati bianchi,britannici di nascita,ed i loro obiettivi preferiti erano neri ed asiatici,e in particolare musulmani.
Una contraddizione che non è sfuggita a Qurban, 56, un agente immobiliare che tiene a differenziarsi dagli skinhead ed altri nella loro foga violenta contro gli immigranti. Dice: ”Questa è la mia città , dove mi guadagno pane e companatico, sono rispettoso della legge. I polacchi hanno problemi a casa loro come noi in Pakistan, niente lavoro, niente soldi, ed io sono solidale con loro, ma, decisamente, il governo deve fermare il loro influsso”.
I polacchi, naturalmente, non sono tecnicamente immigranti in quanto il loro Paese è membro dell’Unione Europea, e si possono spostare a piacimento in Gran Bretagna. Con la crisi finanziaria e la conseguente sparizione di milioni di posti di lavoro, questi migranti legali – 40 per cento del totale in Gran Bretagna – hanno suscitato tensioni in tutto il Paese. Il restante 60 per cento sono stranieri, in maggioranza illegali.
C’e’ stato un tempo negli Anni Cinquanta quando qualsiasi politico che proponeva limiti stretti all’immigrazione veniva bollato come fascista e inevitabilmente trombato. Ma questa elezione è diversa: tutti e tre i maggiori partiti, laburisti, conservatori e liberaldemocratici sostengono che bisogna in qualche modo ridurre il flusso immigratorio, ovvero due milioni di immigranti da quando Gordon Brown – il premier uscente – ha preso il potere nel 1997.
Alla luce di questi numeri,le statistiche governative predicono che la popolazione della Gran Bretagna – già tra le più numerose d’Europa – potrebbe aumentare di 10 milioni, per un totale di 70 milioni nel giro di 20 anni.
Per queste ragioni il problema dell’immigrazione potrebbe essere quello ad erodere di più il voto al Partito Laburista, da sempre favorevole agli mmigranti.
I conservatori, dal canto loro, hanno dichiarato che porranno un limite all’ingresso degli immigranti riducendo il loro influssso del 50 percento. E anche i libdem sono favorevoli ad una riduzione, ma concederebbero un’aministia a quel milione di illegali capaci di dimostrare di aver vissuto dieci anni in Gran Bretagna.
