Il nuovo governo liberal-conservatore britannico ha cancellato circa 12 progetti varati dal precedente esecutivo laburista nel 2010 per un valore di 2 miliardi di sterline. Lo ha annunciato il viceministro delle Finanze, il liberaldemocratico Danny Alexander, dicendo che il governo di Gordon Brown “si era impegnato a spendere soldi che non aveva”.
Per Alexander, i progetti cancellati “non hanno copertura, non sono spese convenienti per i risultati che portano, e non riflettono le priorità del nuovo governo”. Lyam Byrne, suo predecessore laburista, lo ha attaccato dicendo che “in cinque minuti Alexander ha cancellato tre anni di politiche liberaldemocratiche di cui lui era architetto. Che profonda umiliazione”.
Alexander ha proseguito spiegando che è in corso una revisione di altri 12 progetti per una valore di 8,5 miliardi, che verranno nel frattempo sospesi. Sotto la mannaia sono finiti finanziamenti (80 milioni) all’azienda Sheffield Forgemaster, che doveva costruire una pressa all’avanguardia nel mondo per costruire componenti per l’industria nucleare, con 180 posti di lavoro previsti.
All’annuncio i parlamentari laburisti hanno gridato “vergogna”. Saltati anche i finanziamenti al nuovo centro visitatori di Stonehenge (25 milioni), ma anche e soprattutto tutta una serie di piani per il sostegno all’occupazione giovanile e per i disoccupati, per quasi 1,3 miliardi. Tra i progetti sospesi in attesa di revisione c’é anche il programma di acquisto di elicotteri per il soccorso destinati al ministero della Difesa e a quello dei Trasporti, per un valore di 7 miliardi.
