BERLINO, 13 GEN – E' stato bocciato, oggi, il ricorso di un sieropositivo tedesco che si era visto licenziare a causa della sua malattia dall'impresa farmaceutica per la quale era impiegato.
La corte del lavoro di Berlino e del Brandeburgo ha respinto il ricorso del dipendente, compresa una richiesta di risarcimento per infrazione della legge tedesca sull'uguaglianza di trattamento.
L'uomo, assunto come assistente tecnico, era impiegato nella produzione di medicinali in un cosiddetto ''reparto pulito'', per il quale l'azienda farmaceutica aveva stabilito che nessuno addetto in quell'area potesse essere malato o infetto, in particolare con il virus dell'Hiv.
Per questa ragione la corte ha riconosciuto le motivazioni che avevano portato il datore di lavoro al licenziamento.
