Alle 14 l’affluenza per le elezioni in Germania era di appena il 36,1% contro il 41,9% del 2005.
Quella che è stata definita la più noiosa campagna elettorale del dopoguerra potrebbe produrre l’effetto di un record minimo di votanti dal 1949, inferiore al 77,7% di quattro ani fa.
In una Germania invasa da un sole estivo da Amburgo a Monaco di Baviera, le percentuali sono state basse un po’ ovunque. Fino a mezzogiorno nel land orientale della Sassonia-Anhalt a recarsi ai seggi e’ stato il 23,3%, rispetto al 28,2% del 2005. Situazione analoga anche in Sassonia, con una partecipazione del 23,6% rispetto al precedente 29,2%, come in Turingia, dove fino alle 11 aveva votato il 18,6 per cento, mentre nel 2005 a recarsi ai seggi alla stessa ora era stato il 29,3%.
Inferiore a quella di quattro anni fa anche la percentuale nei laender meridionali della Baviera e del Baden-Wuerttemberg, mentre più disciplinati si sono dimostrati gli elettori nordici della Bassa Sassonia. Angela Merkel ha votato insieme al marito Joachim Sauer nel seggio situato nella mensa della Humboldt-Universitaet di Berlino, mentre il suo sfidante socialdemocratico Frank-Walter Steinmeier ha votato in mattinata nell’elegante quartiere berlinese di Zehlendorf, dove ha espresso l’auspicio che un’alta percentuale di tedeschi si rechi alle urne.
Il leader liberale Guido Westerwelle ha votato a Bonn, mentre Oskar Lafontaine aveva già inviato per lettera la sua scheda, analogamente a quanto ha fatto quasi il 20% dei 62,2 milioni di elettori. Tutti i seggi elettorali chiuderanno alle 18, quando saranno anche resi noti i primi exit-poll. Èprobabile che nelle ore precedenti la chiusura dei seggi si registri una forte affluenza di elettori di ritorno dalla gita domenicale.