BERLINO – “Se lo chiederanno a noi tedeschi, penseremo a cosa possiamo fare”, ha detto la cancelliera federale tedesca Angela Merkel ai giornalisti della Bild a proposito di un possibile intervento della Germania in Libia.
Secondo l’intervista pubblicata dal giornale tedesco dunque, la cancelliera prenderà in esame la partecipazione della Germania ad una possibile missione delle Nazioni Unite in Libia e sembra essere disponibile a fornire aiuti per la ricostruzione del Paese, ma a condizione che esso sia orientato verso la democrazia.
” Io auguro ai libici che possano finalmente vivere in libertà e dignità e che possano riuscire a mettere in piedi delle strutture democratiche. Se anche le nuove istituzioni libiche vogliono questo, la Germania sarà pronta a dare aiuto e consigli, dato che, nella sola Germania, abbiamo congelato miliardi di Euro del regime di Gheddafi. Si tratta di denaro che appartiene al popolo e che può essere impiegato bene per la ricostruzione”.
Un’eventuale missione nella terra dell’ex leader libico non sarebbe da considerare però come un dovere per la Germania: ” Il nuovo governo libico dovrà decidere qual’è il supporto di cui hanno bisogno e io vedo la questione soprattutto come una competenza delle Nazioni Unite, della Lega Araba e dell’Unione Africana”,  ha detto la Merkel che ha aggiunto: “Noi siamo sicuramente dalla parte dei nostri alleati e della NATO ed ho profondo rispetto per il loro impegno. Per quanto ci riguarda, noi abbiamo applicato al regime sia sanzioni di natura politica che di natura economica, ma se ci sarà una nuova Libia, la Germania sarà sicuramente pronta a prendere parte al suo sostegno”.
Davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite la Merkel ha inoltre argomentato l’astensione della Germania dall’intervento in Libia: “Abbiamo discusso delle nostre preoccupazioni con i nostri partner e deciso che la Germania non avrebbe partecipato militarmente. Abbiamo anche messo in chiaro fin dall’inizio che nessuno avrebbe dovuto scambiare per neutralità la nostra astensione”.
Il cancelliere inoltre, vorrebbe che il deposto leader Muammar al-Gaddafi fosse processato dal tribunale per i crimini di guerra della Nazioni Unite di Den Haag (L’Aia): “Gheddafi dovrebbe subire un processo secondo giustizia, cosa che lui non ha concesso ai suoi avversari”.
