Il governo tedesco promette “tolleranza zero” sugli scandali dei preti pedofili e ha annunciato una serie di iniziative per impedire questo tipo di abusi. Il ministro dell’Istruzione, Annette Schavan (Cdu), ha affermato che “la violenza e gli abusi nei confronti degli allievi è la più grave rottura del rapporto di fiducia che si possa immaginare”. “È una cosa che mi rende furiosa”, ha dichiarato al domenicale Bild am Sonntag.
Il ministro ha avvertito che “deve esserci tolleranza zero ogni qualvolta si verifichi il sospetto che in scuole e convitti ci siano episodi di violenza ed abusi nei confronti di bambini e adolescenti, nulla deve essere tenuto nascosto”. Nei prossimi giorni sarà convocato un incontro con il presidente dell’associazione dei ministri dell’Istruzione dei 16 laender e con i responsabili delle associazioni dei professori, per “adottare misure concrete in modo da prevenire altri casi di abusi, aiutare le vittime e riguadagnare la fiducia dei genitori”.
Intanto il Tagesspiegel ha portato alla luce la denuncia di di un caso risalente a 45 anni fa. Nell’orfanotrofio “Sancta Maria”, situato sulle rive del lago di Wannsee a Berlino, una religiosa dell’Ordine delle sorelle di Santa Edvige avrebbe picchiato nel corso di sei anni il sedere nudo di una bambina, eseguendo pratiche di igiene intima e palpeggiamenti sconvenienti. “Le accuse risalgono a 45 anni addietro”, ha spiegato Thomas Gleissner, portavoce dell’Ordine delle “Hedwigschwester”, secondo il quale si è già preso contatto con la ex suora oggi settantanovenne, che si è detta sconvolta da queste accuse. La religiosa ha abbandonato l’Ordine nel 1986, ma secondo l’attuale superiora, madre Vincentia, questa decisione “non ha nulla a che vedere con le accuse attuali”.
“Siamo profondamente sconvolte da queste accuse”, ha spiegato madre Vincentia, che ha promesso di “fare di tutto per chiarire il caso senza alcun riguardo”
