ATENE, 19 GIU – Sinistra Democratica, il partito che alle elezioni greche ha ottenuto il 6,25% dei voti e 16 seggi, alza la voce e afferma di non volere Antonis Samaras, il leader di Nea Dimokratia, come primo ministro del prossimo governo. E a motivo di cio' adduce il fatto che Samaras non puo' essere premier "perche' ha firmato il secondo Memorandum". Ma dimentica che, in base alla Costituzione ellenica, il premier incaricato e' il leader del partito che ottiene piu' voti alle elezioni.
Insomma, come sostengono vari analisti, in queste ore il piccolo partito guidato da Fotis Kouvelis starebbe puntando i piedi per ottenere non si sa bene ancora che cosa, forse qualche ministero in piu' o – addirittura – la poltrona di premier in cambio del suo ingresso nel governo di salvezza nazionale cui puntano con tutte le loro forze sia Samaras sia Evangelos Venizelos (Pasok).
Da parte sua, naturalmente, Nea Dimokratia insiste che sia il proprio leader a ricoprire la carica di primo ministro ma Nikos Tsoukalis, deputato di Sinistra Democratica, ha appena detto in un'intervista radiofonica che ''la questione rimane aperta e sara' discussa nella fase finale della consultazione''. E a tutti queste parole sono sembrate una sorta di ricatto a Samaras e Venizelos oltre che una tacita minaccia a rinviare ulteriormente un accordo per la formazione del governo.
Ad inventarsi la grossolana scusa dell'impossibilita' di nominare Samaras premier perche' ha firmato il secondo Memorandum e' stato invece un altro deputato di Sinistra Democratica, Odysseas Voudouris, che evidentemente non e' ancora molto addentro alle procedure del Governo e del Parlamento in cui e' stato eletto. Samaras, Venizelos e Kouvelis potrebbero incontrarsi di nuovo a fine giornata, come ha riferito la Tv privata Mega, ma sinora non e' venuto alcun annuncio ufficiale da nessuno dei loro partiti.
