«Rendo omaggio ai caduti, ai feriti e alle vittime civili ma l’azione militare in Iraq fu la decisione giusta per le ragioni giuste». Così il premier inglese Gordon Brown ha cominciato la sua deposizione alla commissione d’inchiesta sulla guerra in Iraq.
Brown, che quando ci fu l’invasione era cancelliere dello Scacchiere, è arrivato poco dopo le 9:30 locali (le 10:30 italiane) al Queen Elizabeth Centre di Londra. Il presidente della commissione Sir John Chilcot prima di iniziare l’audizione ha ricordato che il lavoro dell’inchiesta ha il fine di essere apolitico ed indipendente, in particolare in questo momento di campagna elettorale.
Il premier ha ricordato che l’Iraq aveva violato numerose risoluzioni dell’Onu e che questa, e non l’asserita presenza di armi di distruzione di massa (che poi si rivelarono inesistenti) fu il motivo per cui si arrivò all’azione militare.
Brown ha poi aggiunto: «Non conosco con esattezza le conversazioni che ci furono tra Tony Blair e George Bush. Andare in guerra è stata la decisione più pesante. Noi volevamo che la strada diplomatica avesse successo. Io l’ho sperato fino all’ultimo minuto e tutto il Paese lo sperava».
