COPENAGHEN – Il fondo salva-Stati sara' piu' grande, l'Eurozona anticipera' il versamento delle quote senza impegnare altri fondi e fara' un'operazione di 'maquillage finanziario' che fara' volare il tetto complessivo da 500 a 940 miliardi di euro, ma solo per un anno e solo in caso di emergenza: questo lo scenario che si va delineando alla vigilia dell'Eurogruppo che dovra' decidere la potenza del 'firewall' che salvera' l'Eurozona e, si spera, fara' risalire le Borse che anche oggi hanno chiuso in forte sofferenza.
Il fondo salva-Stati avra' una dotazione di ''circa 800 miliardi di euro'', ha detto il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, che non accetta di avvicinarsi a cifre a tre zeri, se non 'virtualmente', come sta appunto ragionando l'Eurogruppo in queste ore per trovare una formula che faccia crescere i numeri senza far trasalire la Germania.
Secondo la bozza di conclusioni che domani discuteranno i ministri delle Finanze della zona Euro, da luglio 2012 l'unico fondo salva-stati attivo sara' l'Esm, ovvero quello permanente, mentre quello temporaneo, l'Efsf, sara' in funzione solo per gli aiuti concessi finora e a luglio 2013 andra' in pensione.
Per far lievitare l'Esm, dotato di 500 miliardi di euro, i ministri stanno ragionando con i numeri che hanno gia' a disposizione, ovvero senza impegnare nuovi fondi. L'unica concessione a chi vuole vedere in fretta il nuovo firewall e' sull'anticipo del versamento delle quote 'cash' nazionali: le prime due saranno versate gia' quest'anno, e proseguiranno al ritmo di due all'anno fino al 2014, per arrivare agli 80 miliardi di euro che 'garantiranno' i 500 miliardi dell'Esm.
Con i numeri che gia' ci sono, i ministri procederanno quindi ad una sommatoria: a luglio 2012, entrata in vigore dell'Esm, aggiungeranno ai suoi 500 miliardi i 200 gia' impiegati dall'Efsf per Grecia, Irlanda e Portogallo, portando la capacita' complessiva del salva-Stati a 700 miliardi. Ma l'Efsf ha ancora 240 miliardi inutilizzati: secondo la bozza di conclusioni, essi verranno aggiunti 'virtualmente' all'Esm, ma solo per un anno, cioe' fino alla scadenza dell'Efsf a luglio 2013) e saranno attivabili solo con una decisione dei capi di Stato e di governo e se l'Esm non dovesse essere sufficiente. Saranno, in pratica, una sorta di 'cuscinetto' straordinario.
Schaeuble, che parla di 800 miliardi complessivi, somma ai 500 dell'Esm i 200 gia' impegnati dell'Efsf piu' una parte di fondi Ue, ribadendo di volersi tenere lontano dai 900. Ma c'e' chi, come la Francia, crede che non sia abbastanza e vorrebbe vedere ''un 'parafulmine' piu' ampio possibile'', che sia come ''un deterrente nuclare'', perche' ''piu' e' grande e meno c'e' il rischio che sia usato'', ha detto oggi il ministro francese delle Finanze, Francois Baroin. Anche il G20 vorrebbe vedere sforzi europei piu' consistenti, per poter fare la sua parte, ad aprile, aumentando a sua volta i fondi per l'Eurozona.