BRUXELLES – ”Le autorità francesi hanno chiarito alla Commissione europea di non avere alcuna intenzione di introdurre controlli alle frontiere interne” o ”di avere mai ipotizzato una sospensione degli accordi” di Schengen. Lo ha detto Michele Cercone, portavoce della Commissaria europea per gli affari interni Cecilia Malmstrom a seguito delle notizie in tal senso riportate da fonti dell’Eliseo.
Secondo quanto indicato dal portavoce, il governo francese ha informato la Commissione che l’intenzione dell’Eliseo e’ quella di aprire con le autorita’ italiane ”una discussione sui termini della riforma della governance di Schengen così come è prevista nel documento che la Commissione europea presenterà il 4 maggio”.
Mercoledì scorso il collegio dei Commissari ha dato sostanziale via libera ad una ‘comunicazione’ presentata dalla Commissaria Malmstrom che sarà appunto varata tra quasi due settimane. Il meccanismo di revisione della governance di Schengen, secondo una bozza di documento di cui l’ANSA nei giorni scorsi ha potuto prendere visione, fa riferimento ad un maggior ruolo della Commissione nella valutazione dei rischi alla frontiera esterna, anche di fronte a flussi migratori.
Nel documento è scritto che il nuovo meccanismo deve far sì che ”l’Unione europea possa gestire la situazione quando uno stato membro non rispetta i suoi obblighi nel controllare il suo settore della frontiera esterna o quando una particolare porzione della frontiera esterna finisca sotto inattesa e pesante pressione dovuta a eventi esterni”.
Nel documento si osserva pure che ”una risposta coordinata da parte dell’Unione in queste situazioni critiche accrescerà la fiducia fra Stati membri” e ”ridurrà la necessità di iniziative unilaterali degli stati membri per reintrodurre i controlli alle frontiere o intensificare i controlli di polizia nelle regioni interne di frontiera”.
