MILANO – ”Per sollecitare la Ue a contrastare l’immigrazione clandestina abbiamo concordemente deciso con la Francia un pattugliamento comune sulle coste tunisine fra Italia e Francia per bloccare le partenze dalla Tunisia”. E’ quanto ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni, al termine del vertice col suo omologo francese Claude Gueant alla prefettura di Milano.
”Sono soddisfatto dell’incontro di oggi: da una crisi può nascere un’iniziativa forte, comune e congiunta come quella che abbiamo deciso oggi, per dare una risposta concreta ai problemi che Italia e Francia stanno fronteggiando sull’immigrazione. Problemi che vogliamo risolvere con l’Europa nell’ambito di una solidarietà europea che vogliamo stimolare e rafforzare”.
”Sulla questione che ha determinato polemiche sulla libera circolazione si applicano le regole di Schengen e gli accordi bilaterali Italia-Francia secondo le regole che ci sono. Le autorità francesi sono libere di verificare, in rapporto di leale collaborazione. Tutte le questioni potranno essere risolte”.
Il governo francese aveva minacciato di rimandare in Italia tutti gli immigrati che valicheranno la frontiera in possesso del solo permesso temporaneo di soggiorno che le autorità italiane hanno deciso di rilasciare agli immigrati sbarcati nelle ultime settimane a seguito delle crisi nord-africane. E Maroni aveva replicato spiegando che £mettere le truppe, come a Risiko, alla frontiera tra noi e la Francia è la cosa più sbagliata” e che c’è un solo modo per i francesi di impedire che i migranti circolino liberamente anche in territorio francese: “Che la Francia esca da Schengen o sospenda il trattato”. Dopo l’incontro milanese sembra invece profilarsi un clima di collaborazione.
Ma sui permessi la Francia non cede. ”Per quanto riguarda i permessi di soggiorno temporanei, ha detto il ministro degli Interni francese, ci muoveremo nel rispetto dell’accordo di Schengen e della libera libera circolazione ma nel rispetto dell’articolo 5 che prevede il possesso, da parte degli immigrati, di risorse finanziarie e documenti”.
Molti degli immigrati sbarcati in Italia hanno detto chiaramente di non volersi fermare nel nostro Paese e di avere come meta altre nazioni europee, in primis la Francia, punto di riferimento naturale per tutte le popolazioni dell’area maghrebina. Ma proprio per questo il governo di Sarkozy teme una vera e propria invasione e per questo ha stabilito ulteriori restrizioni per l’ingresso di stranieri sul proprio territorio, creando di fatto le condizioni per respingere alle frontiere coloro che siano in possesso di un solo permesso temporaneo di soggiorno, documento che le autorità italiane hanno deciso di rilasciare alle migliaia di profughi arrivati in questi giorni dal Nord Africa. La conseguenza sarebbe che gli immigrati arrivati in Francia dall’Italia, in Italia potrebbero poi essere riaccompagnati: “E’ un nostro diritto rimandarli indietro”, ha detto Gueant.
