“Il 4 dicembre ci fu un vertice a Mosca, si parlò di confederazione e unione monetaria tra i due Stati tedeschi. Gorbaciov, i magiari e io eravamo gli unici pro-svolte”, mentre “molti mentono sulle loro posizioni di allora: la signora Tatcher mi chiese di impedire la riunificazione con ogni mezzo; da Mitterand stessa musica”.
Lo rivela il generale Wojciech Jaruzelski, alla guida della Polonia dal 1981 al 1990. “Con Gorbaciov e il Papa appoggiammo la svolta”, afferma Jaruzelski in un’intervista a Repubblica. “Ci dicevamo che la caduta del Muro non era automaticamente la riunificazione”. Con Helmut Kohl, aggiunge, “i colloqui furono lunghi e difficili. A lungo schivò le garanzie sul riconoscimento della frontiera polacco-tedesca”.
