Le autorità kirghize hanno annunciato oggi di aver arrestato Akhmat Bakiyev, fratello del deposto presidente Kurmanbek Bakiyev, perché accusato di essere coinvolto nei violenti scontri che a giugno hanno provocato la morte di almeno 300 persone nello stato dell’Asia centrale.
Il governo di transizione ha reso noto in un comunicato che Akhmat Bakiyev è stato arrestato a Jalalabad, nel sud, e sarà trasferito nella capitale Bishkek.
“Nel corso del suo primo interrogatorio, Bakiyev ha iniziato a confessare il suo ruolo nei recenti disordini di massa nel sud della repubblica”, ha detto un comunicato governativo.
Almeno 300 persone, e forse centinaia di più, sono state uccise nel corso di diversi giorni di scontri il mese scorso tra kirghizi e uzbechi nelle regioni meridionali del Kirghizistan, zona strategica dell’Asia centrale che ospita sia basi militari Usa che russe.
