BELGRADO – Il presidente della Serbia Boris Tadic ha invitato i serbi del nord del Kosovo di rimuovere tutte le barricate. Lo ha reso noto l'agenzia Tanjug. Tadic ha invitato oggi i rappresentanti della missione Nato nel Kosovo Kfor di non avviare azioni di smantellamento delle barricate e i rappresentanti politici dei serbi del Nord del Kosovo di invitare i cittadini a rimuovere da soli il blocchi delle strade.
Il presidente serbo ha detto che ogni escalation delle violenze nel Kosovo mette in pericolo gli interessi della Serbia e ha sottolineato che non si dovrebbero ripetere gli sbagli degli anni 90', quando i serbi, respingendo le proposte della comunità internazionale, sono stati poi praticamente forzati all'esodo dalla Croazia.
"Di questa situazione solo gli estremisti approfittano e in quest'atmosfere non si possono risolvere i problemi", ha detto Boris Tadic ai giornalisti a margine di una conferenza internazionale sulla lotta contro i crimini organizzati, che si terrà oggi e domani a Belgrado. Il presidente serbo ha aggiunto che "l'instabilità nel Kosovo sicuramente influisce non solo sull'ottenimento per la Serbia dello status di candidato per l'adesione nell'Ue, ma anche sulla nostra attendibilità . Adesso siamo più lontani dallo satus di quanto avevamo l'altro ieri, proprio per cio' che è successo ieri nel villaggio di Jagnjenica''.
''Molti – ha aggiunto – hanno interesse a che la Serbia non ottenga lo status di candidato": cosa che favorisce i criminali, le forze estremiste in Serbia e le autorità di Pristina, come anche alcuni paesi dell'Ue che sono contrari all'ulteriore allargamento dell'Unione.
"Sparatorie e incendi di camion nel nord del Kosovo sicuramente distruggono la credibilità internazionale. Cio' mette in pericolo e abbassa la potenzialità della Serbia di difendere gli interessi dei suoi cittadini e i suoi interessi nel Kosovo", ha concluso Tadic.
