BOLZANO – “Se chiudiamo il Brennero, l’Europa è distrutta”. A dirlo è la cancelliera tedesca Angela Merkel intervenendo a Güstrow al congresso della Cdu del Meclemburgo-Pomerania Anteriore. Il riferimento è ai flussi migratori dalla Libia per il Mediterraneo. Merkel ha ricordato che fino a poco tempo fa 50mila persone erano giunte al confine tra Grecia e Macedonia.
“Se questi flussi ora si spostano verso la Libia e l’Italia, non si può semplicemente dire: allora chiudiamo il Brennero”, ha detto la cancelliera. Secondo Merkel, serve “una solidarietà ragionevole”, anche più del previsto, e rafforzare la collaborazione con i paesi che confinano con le zone di crisi. Con aiuti sul posto – ha proseguito la cancelliera – “vengono meno i motivi di venire” in Europa, mettendosi nelle mani dei scafisti. Merkel ha ricordato che dall’inizio dell’anno molte centinaia di persone sono annegate durante la fuga via mare. “Non possiamo fare finta di niente e dire che gli scafisti possono fare di tutto e noi semplicemente chiudiamo i confini”, ha concluso.
Lo scorso 24 maggio, l’Austria ha schierato 80 poliziotti al Brennero per intensificare i controlli per l’arrivo dei profughi. Mentre in un primo momento le rassicurazioni di maggiori controlli da parte dell’Italia avevano tranquillizzato gli austriaci, che avevano iniziato a costruire una struttura di recinzione per provvedere ai controlli, ora con l’arrivo di gruppi di profughi che cercavano in quei giorni di varcare il confine perlopiù a piedi, la situazione è mutata.
Il ministro degli interni austriaco Wolfgang Sobotka, in quell’occasione aveva spiegato la posizione del suo Paese: “L’Italia non ha mantenuto le promesse. Non accetterò che gli italiani distribuiscano inefficaci tranquillanti su presunti controlli e che da noi il numero di ingressi illegali aumenti nuovamente”.